bodhi
‹bóodhi› s. f., sanscr. – Chiaroveggenza, conoscenza della verità, illuminazione spirituale, e in partic. l’illuminazione o chiara percezione della verità raggiunta dal Budda (il cui nome significa [...] appunto «lo Svegliato, l’Illuminato») ...
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giuramento
giuraménto s. m. [dal lat. tardo iuramentum, der. di iurare «giurare»]. – Nella sua nozione fondamentale, atto e formula con cui si invoca la divinità a testimone della verità di quanto si [...] rivelare, deporre, testimoniare sotto g.; quindi, essere sotto g., essere vincolati dal giuramento pronunciato a dire la verità); vincolarsi, obbligarsi con g.; dispensare, sciogliere dal g.; recitare la formula del g.; osservare, mantenere, violare ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo [...] in un discorso altrui, interloquire (più com. mettere bocca). Mi si secchi la l. se non è vero, modo pop. di assicurare la verità di quanto si afferma; ti si secchi, ti si possa seccare, gli si seccasse la l., imprecazioni di sfogo contro chi con le ...
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intolleranza
s. f. [dal lat. intolerantia; v. intollerante]. – 1. Incapacità o impossibilità di sopportare: i. del freddo, del dolore; i. delle ingiustizie, di ogni autorità, di ogni freno; i. alimentare [...] opinioni diverse e si cerca di impedirne la libera espressione, partendo dal presupposto dell’unicità della verità, e dalla convinzione di essere in possesso della verità stessa: i. politica, religiosa; fatti, episodî, manifestazioni d’intolleranza. ...
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giusto1
giusto1 agg. [lat. iūstus, der. di ius iuris «diritto»]. – 1. a. Di persona, che osserva i principî della giustizia, che opera e giudica secondo giustizia: uomo g.; giudice g. con tutti; fam., [...] : g. desiderio, g. risentimento, g. collera; essere infiammato di g. sdegno; acconsentire a una g. richiesta. c. Che ha radici nel vero, che risponde a verità: hai detto una cosa molto g.; è una g. osservazione; a dirla giusta, per dire la cosa com’è ...
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onore
onóre s. m. [lat. honos (o honor) -ōris]. – 1. a. In senso ampio, la dignità personale in quanto si riflette nella considerazione altrui (con sign. che coincide con quello di reputazione) e, in [...] , il dovuto riconoscimento a chi l’ha meritato. Fig., sia detto a onor del vero, in ossequio alla verità, per il rispetto che dobbiamo alla verità. b. Ogni atto d’omaggio o altra manifestazione esteriore con cui si vuole onorare, esaltare una persona ...
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attestare1
attestare1 v. tr. [dal lat. attestari, der. di testis «testimone»] (io attèsto, ecc.). – 1. Rendere testimonianza di una cosa, certificare per propria diretta conoscenza: a. un fatto o la [...] un fatto; a. una circostanza; a. ai giudici la verità di un’accusa; attestò di non aver commesso il fatto; il suo comportamento attestava che non era sincero. Per estens., riferire o dichiarare come cosa certa, provare con documenti: è un avvenimento ...
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attestazione
attestazióne s. f. [dal lat. attestatio -onis]. – 1. Dichiarazione, affermazione dell’esattezza di una cosa o della verità di un fatto: la confessione dei propri mali è quasi un’a. d’inferiorità [...] prestata a un pubblico ufficiale o in un atto pubblico circa fatti dei quali l’atto è destinato a provare la verità; anche, il documento con cui si attesta, l’attestato: intanto il vicario delle monache ebbe rilasciata l’a. necessaria (Manzoni). In ...
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dimostrazione
dimostrazióne s. f. [dal lat. demonstratio -onis]. – 1. a. Ogni atto, fatto, comportamento, parola o discorso che mostra o dimostra o rivela qualche c0sa, che cioè rende o con cui si rende [...] di un’asserzione: la fede ha per proprio suo fondamento o la d. o l’autorità (Romagnosi); verità assiomatiche che non hanno necessità di d.; dare una d. dell’esattezza dei proprî calcoli; una d. esauriente, convincente, inconfutabile. In partic ...
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semplice1
sémplice1 (ant. sìmplice) agg. [lat. sĭmplex sĭmplĭcis, comp. della radice *sem- «uno, uno solo» (cfr. semel) e di una radice *plek- presente in plectĕre «allacciare», plicare «piegare» (cfr. [...] ; te lo domando per s. curiosità. Talora si unisce all’agg. puro (che ha sign. e uso analogo): voglio la pura e s. verità, la verità e nient’altro; e si può anche posporre al sost., soprattutto se ha tono iron.: è una corbelleria pura e semplice. b ...
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verità Conformità o coerenza a principi dati o a una realtà obiettiva.
Filosofia
Definizione e criterio di verità
Nella storia della filosofia il concetto di v. è stato concepito in almeno due diverse prospettive, l’una ontologica, l’altra...
verità (veritade; veritate)
Alfonso Maierù
Il termine designa la struttura ontologica delle cose considerata in rapporto all'ordinamento generale dell'universo; insieme, designa la conoscenza che attua l'intelletto umano, del quale costituisce...