pacchebotto
pacchebòtto (o pacabòtto, paccabòtto, pache-bòtto, pachebòto) s. m. [adattam. dell’ingl. packet-boat (comp. di packet «pacchetto, plico postale» e boat «battello»), attraverso il fr. paquebot]. [...] – Bastimento per il servizio della posta o, anche, per il trasporto di passeggeri, in uso nei sec. 18° e 19° (v. anche pacchetto2): sono partito da Douvres col pachebotto delle lettere (A. Verri). ...
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ribellare
(ant. rebellare e rubellare) v. tr. [dal lat. rebellare, intr., comp. di re- e bellare «far guerra»; propr. «rinnovare la guerra»] (io ribèllo, ecc.). – Indurre a rifiutare obbedienza allo [...] . pres. ribellante, nell’uso letter. anche come agg., con valore intr., ribelle: Perch’i’ fu’ ribellante a la sua legge (Dante); stuol ribellante e ’n sé diviso (T. Tasso); i Galli insubri, i Liguri e le Spagne sempre furono ribellanti (A. Verri). ...
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pedantismo
(ant. pedantéṡimo) s. m. [der. di pedante], non com. – Pedanteria, come comportamento abituale e ostentato: quell’austero pedantesimo, che sparge la melanconia sopra tutte le cognizioni (A. [...] Verri). ...
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negligentare
neġligentare v. tr. [der. di negligente], ant. – Trascurare: bisogna nell’agricoltura tentare sempre, e non n. giammai veruna vista [cioè nessun esperimento diretto] (P. Verri). ...
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neoavanguardia
neoavanguàrdia (o nèo-avanguàrdia) s. f. – Termine con cui talora si indica un movimento artistico-letterario che nelle sue linee programmatiche proponga sperimentazioni più avanzate rispetto [...] gruppi letterarî italiani che nel decennio 1955-65, riuniti attorno ad alcune testate d’avanguardia («Officina», «Il Verri», «Marcatré», «Malebolge», ecc.) o sotto particolari autodefinizioni (I Novissimi, Gruppo 63, ecc.), teorizzano un radicale ...
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vociferazione
vociferazióne s. f. [dal. lat. vociferatio -onis, der. di vociferare: v. vociferare]. – 1. Il fatto di vociferare, di parlare a lungo a voce alta, o di spargere voci e notizie: le sue osterie [...] è diffusa e della quale non si conosce per il momento il reale fondamento: era v. per tutto l’esercito che ... (Guicciardini); divulgazione per mezzo del bando pubblico: la pestilenza ... entrò nel milanese poco dopo la v. del Dispaccio (P. Verri). ...
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processionale
agg. e s. m. [der. di processione]. – 1. agg. Di o della processione, che riguarda le processioni: rito p.; canti, preghiere p.; corteo p.; croce p. (o croce astile), croce sorretta da [...] ◆ Avv. processionalménte, in processione, a modo di processione: muovere processionalmente in corteo; la manifestazione si snodava processionalmente lungo le strade del centro; continuò il re il suo cammino processionalmente sino al Duomo (P. Verri). ...
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chinese
chinése agg., disus. – Variante di cinese (cfr. china3): con un vezzoso increspamento di pelle da mandarino chinese che sorride (A. Verri). ◆ Analogam., chineserìa è variante disus. di cineseria. ...
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subietto
subiètto (o subbiètto) agg. e s. m. [dal lat. subiectus, part. pass. (di subicĕre «assoggettare») e agg., lat. tardo subiectum s. neutro]. – Variante ant. o letter. di soggetto, sia come participio [...] con la timidità (Guicciardini); come s. m. (con valore neutro): l’uomo ... non ama la vita, se non in quanto la reputa instrumento o subbietto di essa felicità (Leopardi); il Verri passò il resto della giornata meditando il suo subbietto (Rovani). ...
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collidere
collìdere v. intr. e tr. [dal lat. collidĕre «battere, urtare insieme», comp. di con- e laedĕre «offendere, danneggiare»] (pass. rem. colliṡi, collidésti, ecc.; part. pass. colliṡo), letter. [...] . nel rifl. reciproco collidersi, venire in contrasto: tutte queste parti, che l’una all’altra derogano e si collidono, bastano per lo meno a farci dubitare della sapienza di que’ legislatori (A. Verri). 2. tr., ant. Elidere, nel sign. grammaticale. ...
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Economista e letterato (Milano 1728 - ivi 1797), figlio di Gabriele; fratello di Alessandro e di Carlo. Uomo d'assai varia cultura e di notevole indipendenza di pensiero, tipico rappresentante del riformismo settecentesco, dotato di senso del...
Verri, Il Rivista letteraria, fondata e diretta da L. Anceschi (1956). Nelle sue 9 serie ha interpretato in senso militante la propria funzione critica contribuendo alla sprovincializzazione della cultura (con l’attenzione ad autori come E....