vertiginevertìgine s. f. [dal lat. vertigo -gĭnis, che aveva anche il sign. di «capogiro», spec. nella locuz. vertigo capĭtis, parallela all’ital. «giramento di testa»]. – 1. ant. o letter. Rivolgimento [...] provocare, far venire le v.; a guardare in giù mi vengono le v.; e per indicare il disturbo abituale: soffrire di vertigini. Frequente in senso estens. e fig.: altezze che fanno venire le v., altezze immense; a una velocità che dà le v., grandissima ...
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vertiginare
v. intr. [der. di vertigine] (io vertìgino, ecc.; aus. avere), raro. – Avere le vertigini, provare una sensazione di vertigine, di capogiro: in certi momenti però, tutt’a un tratto, la sua [...] povera testa vertiginava, e il libro le cascava di mano (Capuana). ...
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vertiginosovertiginóso agg. [dal lat. vertiginosus, di persona, «che soffre di vertigini»]. – 1. Nel linguaggio medico, che è caratterizzato da vertigine, che si presenta con vertigine: crisi v.; episodî [...] . 2. Nell’uso corrente: a. Che dà o è capace di dare le vertigini: immaginava una specie di antico castello con muraglie v. (Buzzati); giungere a un’altezza v., a grandissima altezza. b. fig. Movimento, spostamento rapidissimo (circolare o anche ...
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nausea
nàuṡea s. f. [dal lat. nausea «mal di mare», gr. ναυσία, variante ionica di ναυτία, der. di ναῦς «nave»]. – 1. In medicina, stato di malessere caratterizzato da un senso di fastidio e di oppressione [...] , da propensione al vomito, disgusto e ripugnanza al cibo, e accompagnato da pallore, sudorazione, salivazione eccessiva, senso di vertigine, astenia, ecc.; è tipico del mal di mare e di altre chinetosi, ed è inoltre presente in molte malattie ...
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esposto
espósto agg. e s. m. [part. pass. di esporre]. – 1. agg. a. Messo in mostra, offerto alla vista del pubblico: ammirare i quadri e.; l’avviso è e. nell’albo; la salma dell’illustre scomparso rimarrà [...] un passaggio, di una via di arrampicata, ecc., che per essere del tutto scoperti sul vuoto danno maggiormente il senso della vertigine. e. In senso fig., essere e. a rischi, a pericoli, alle critiche della gente, e sim., trovarsi nella condizione di ...
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estrudere
estrùdere v. tr. [dal lat. extrudĕre, comp. di ex- e trudĕre «cacciare, spingere»] (pass. rem. estruṡi, estrudésti, ecc.). – 1. letter. Spingere fuori con forza, cacciar fuori: una vertigine [...] veloce ha facultà di e. e dissipare le materie aderenti alla macchina che va in volta (Galilei). 2. Fabbricare mediante il procedimento detto estrusione. ◆ Part. pass. estruṡo, anche come agg. e sost. ...
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giramento
giraménto s. m. [der. di girare1]. – L’atto, il fatto di girare, per es. di una ruota o d’altro corpo; il termine è oggi com. soltanto nella locuz. g. di capo, vertigine, capogiro (ho avuto [...] un impr0vviso g. di capo; soffre di giramenti di capo; anche assol.: ho dei g. di tanto in tanto), e nelle espressioni fig., fam., g. di scatole, di stivali, di corbelli (eufemismi per il volg. g. di coglioni), ...
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deliquio
delìquio s. m. [dal lat. deliquium, der. di delinquĕre «venire meno (coi sensi)»]. – Oscuramento passeggero e più o meno profondo della coscienza, accompagnato da senso di vertigine, offuscamento [...] della vista, indebolimento dell’azione cardiaca, pallore intenso, sudore freddo, perdita delle forze e rilasciamento muscolare più o meno gravi, fino all’abbandono completo del corpo e alla caduta: avere ...
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vacillare
(ant. vagillare) v. intr. [dal lat. vacillare, di origine oscura] (aus. avere). – 1. a. Di persona, ondeggiare, muoversi in qua e là accennando di cadere per mancanza di stabilità dovuta a [...] , E ritto se sostien difficilmente (Ariosto); il pugno lo colpì con tanta forza che lo fece v.; fu colto da una vertigine, da uno smarrimento, e vacillò per un attimo; si alzò a stento, ma il piede gli vacillò e cadde riverso; camminare, avanzare ...
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trinciare
v. tr. [dal fr. ant. trencher (mod. trancher), che è da un lat. pop. *trinicare, alteraz. del lat. class. truncare «troncare» per incrocio con trini «a tre a tre»] (io trìncio, ecc.). – Tagliare [...] col trinciar (che tale è il lor termine) la palla, cioè rimetterla con la racchetta obliqua, in modo che ella acquisti una vertigine in se stessa contraria al moto proietto (Galilei). ◆ Per il part. pres. trinciante, anche come s. m. (ma derivato dal ...
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vertigine In medicina, disturbo, transitorio o duraturo, della sensibilità spaziale, consistente nella sensazione di spostamento del corpo rispetto all’ambiente o dell’ambiente rispetto al corpo. Spesso concomitano nausea e vomito. A seconda...
vertigine
Disturbo, transitorio o duraturo, della sensibilità spaziale; a seconda che siano accompagnate dalla sensazione dello spostamento degli oggetti contenuti nel campo visivo o che tale fenomeno manchi, le v. sono distinte in oggettive...