fiore
fióre s. m. [lat. flōs flōris; già lat. (calco del gr. ἄνϑος) anche il sign. fig. di «parte migliore», ovvero di «parte superiore»]. – 1. a. La parte più bella e appariscente della pianta, che [...] quest’uso la locuz. raddoppiata fior fiore); radunò a Parigi i suoi baroni, e tutto il f. della sua cavalleria (M. Villani); Tu fior de la mia pianta Percossa e inaridita, Tu de l’inutil vita Estremo unico fior (Carducci). Di sostanze commestibili ...
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cordoglio
cordòglio s. m. [lat. cordŏlium, comp. di cor «cuore» e tema di dolere «sentir dolore», sul modello del gr. καρδιαλγία]. – 1. Profondo dolore, afflizione grave: Tal c. e paura ho di me stesso [...] ; i funerali delle vittime si sono svolti tra il profondo c. della nazione. 2. ant. Pianto, lamento: il che sentendo la donna, ... nuovo c. sopra la nave a far cominciò (Boccaccio); lamento funebre: in Firenze se ne fece cordoglio (G. Villani). ...
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batolo
bàtolo s. m. [prob. da *battolo, der. di battere; propr. «falda che penzola»]. – 1. ant. a. Falda del cappuccio che, nelle fogge di vestire dell’età comunale, scendeva sulle spalle: il cappuccio [...] ... col b. infino alla cintola e più (G. Villani). b. Striscia, cintura in genere. 2. tosc. a. Lista di panno che pende dalla spalla del vestito, portata talora da magistrati e sim.: la comune toga coll’ermellino, col b. e colla coda e il berrettone ...
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dinegare
(raro diniegare) v. tr. [lat. denĕgare] (io dinégo o diniègo, tu dinéghi o dinièghi, ecc.), ant. o letter. – Ricusare, rifiutare: le quali richieste li furono dinegate (G. Villani); fare cenno [...] o segno di diniego: no, no, reverendo! ... non serve il diniegare col capo (I. Nievo). V. anche denegare ...
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fioretto1
fiorétto1 s. m. [dim. di fiore]. – 1. letter. Fiorellino, piccolo fiore: Quali fioretti, dal notturno gelo Chinati e chiusi (Dante). 2. a. ant. La parte migliore di una categoria di persone [...] o di una serie di cose: un f. d’ottocento cavalieri scelti di Francia (G. Villani); roba della migliore qualità: il f. della lana. b. Con sign. opposto (da fiore nel senso di «ciò che viene in superficie, che rimane»), indica nell’industria alcuni ...
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borghese
borghése s. m. e f. e agg. [rifacimento, su borgo, del lat. mediev. burgensis, sul modello del fr. bourgeois]. – 1. In origine, abitante di un borgo, di una città, soprattutto con riferimento [...] alla Francia; quindi, in genere, cittadino (contrapposto ai villani, ai rustici): uno b. di Francia avea una sua moglie molto bella (Novellino). 2. Appartenente alla borghesia come entità sociale, politica, economica: un grasso b., un modesto b.; ...
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attraversare
v. tr. [der. di attraverso] (io attravèrso, ecc.). – 1. a. Passare attraverso, percorrere passando da una parte all’altra: a. una strada (anche assol.: stai bene attento, quando attraversi; [...] . b. rifl. Porsi attraverso o di traverso: s’attraversoe uno porco tra’ piè del cavallo e fecelo cadere (G. Villani). Fig., opporsi, contrariare, creare impedimenti: il meglio, troppe volte, s’attraversa al bene (Manzoni); e usato assol.: eccomi ...
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fiotto
fiòtto s. m. [lat. flŭctus -us]. – 1. a. Movimento ondoso, flusso e riflusso del mare, flutto: Quali Fiamminghi tra Guizzante e Bruggia, Temendo ’l f. che ’nver’ lor s’avventa, Fanno lo schermo [...] premuta, in ascolto, sul lato opposto. 2. fig., fam. tosc. Brontolìo, piagnucolìo: Un muso, un f., una continua smania (Giusti). 3. ant. Moltitudine, frotta di gente (spec. se in movimento): uscirono dalla terra un f. di buoni briganti (M. Villani). ...
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mettere
méttere v. tr. [lat. mĭttĕre «mandare», nel lat. tardo «mettere»] (pass. rem. miṡi, mettésti, ecc. [pop. tosc. méssi, mésse, méssero]; part. pass. mésso). – Verbo di sign. ampio e generico, dai [...] : l’Aniene mette nel Tevere (versa cioè le sue acque nel Tevere); ogni fossato che mettea in Arno, parea un fiume (G. Villani). Più genericam., di strade o di ambienti, condurre, portare a un luogo: la via che mette alla piazza, al ponte, alla chiesa ...
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trattato
s. m. [dal lat. tractatus -us, der. di tractare «trattare»]. – 1. a. Opera scientifica o tecnica, storica, letteraria, che svolge metodicamente una materia o espone i principî e le regole di [...] , accordo segreto al fine di rovesciare un ordinamento politico: tradimenti, o se vogliamo più onesto parlare, trattati (M. Villani); gli Adorni e i Fieschi, favoriti occultamente, secondo si credeva, dal duca di Milano, entrati di notte per trattato ...
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Cronista fiorentino (n. 1280 circa - m. 1348). Fu il maggiore dei cronisti fiorentini, e, per l'ampiezza e il valore dell'opera sua, tra i più importanti e noti cronisti dell'Europa medievale. Redasse la Nuova cronica (post., 1537), che rappresenta...
VILLANI, Nicola
Luigi Fassò
Poeta e critico, nato a Pistoia nel 1890, di nobile famiglia. Studiò a Firenze, a Siena e a Pisa, poi entrò nella corte del cardinale Tiberio Muti in Roma, dove rimase qualche anno. Compiuto un viaggio in Grecia,...