moto2
mòto2 s. m. [lat. mōtus -us, der. di movēre «muovere»]. – 1. L’atto, il fatto, l’effetto del muoversi, cioè dello spostarsi di un corpo da una posizione a un’altra; si contrappone a quiete ed è [...] dell’esecutore (per es., il finale della Grosse Sonate op. 24 per pianoforte di K. M. von Weber, primo esempio di uso esplicito di questo titolo; e, particolarm. nota, la composizione in sol maggiore op. 11 per violino e orchestra di N. Paganini). ...
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klezmer /'klɛtsmer/ s. m. [da una voce yiddish (connessa con l'ebr. keley zemes "strumenti musicali")]
(mus.) Genere di musica tradizionale degli ebrei europei centro-orientali, con forte presenza di [...] violino e clarinetto e con ritmica veloce. ...
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zingaresca
zingarésca (o żingarésca) s. f. [uso sostantivato dell’agg. zingaresco]. – 1. Poesia popolare, detta anche zingana, in cui è introdotta una zingara, che dapprima descrive la sua vita randagia, [...] . Queste composizioni, che mostrano una certa preferenza per atteggiamenti coreici (a guisa di csárdás) e per caratteri di sensualità e d’impetuosa ebbrezza, sono di dimensioni medie e hanno come strumento più comune il violino, accompagnato o solo. ...
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zingaro
zìngaro (o żìngaro; ant. o pop. zìngano, zìnghero o zìngherlo, tutti con pron. sorda o sonora) s. m. e agg. [adattam. ital. di uno dei nomi, Atsigan e più tardi Tsigan, dati agli Zingari per [...] , la musica ambulante, la chiromanzia e l’accattonaggio: una tribù, un accampamento, un carro di zingari; uno z. suonatore di violino, una z. abilissima nel predire il futuro. b. Con riferimento alla loro vita nomade, senza dimora né casa fissa e in ...
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parlare2
parlare2 v. intr. [lat. mediev. parabolare, *paraulare, der. di parabŏla (v. parola)] (aus. avere). – 1. a. Pronunciare suoni articolati, dire delle parole: il bambino comincia già a p., ha [...] alludendo a fatti disonesti o comunque giudicati riprovevoli, rimasti più o meno segreti. Di strumenti musicali: far p. il violino, o sim., suonarlo con molta espressione e sentimento. d. Con riferimento a facoltà intellettuali o spirituali: fare o ...
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arcata
s. f. [der. di arco]. – 1. In architettura, struttura ad arco o a volta cilindrica e lo spazio che essa determina; anche, organismo architettonico (portico, ponte, acquedotto, ecc.) formato dalla [...] ed eventuale proseguimento del suono (per una o più note) per mezzo dell’arco mosso sulle corde d’uno strumento (violino, viola, violoncello, e sim.) in una data direzione (ascendente, cioè, o discendente): a. lunga, corta, energica, sostenuta. ◆ Dim ...
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theremin
〈tħèrëmin〉 s. ingl. [adattam. del nome dell’inventore, lo scienziato russo L. S. Termen] (pl. theremins 〈tħèrëmin∫〉), usato in ital. al masch. – Strumento musicale elettronico la cui caratteristica [...] una controlla l’altezza del suono e l’altra la sua ampiezza: l’utilizzatore agisce con le mani sulle onde prodotte dalle antenne, producendo suoni diversi (che variano dal timbro vocale a quello di un violino) a seconda del movimento realizzato. ...
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variare
v. tr. e intr. [dal lat. variare, tr. e intr., der. di varius «vario»] (io vàrio, ecc.). – 1. tr. a. Cambiare, mutare, apportando modificazioni per lo più parziali ed esteriori: v. la disposizione [...] un tema musicale (da parte dell’autore, in una nuova enunciazione nel corso di una stessa opera): nell’esecuzione del concerto, il violino solista può v. la cadenza ad libitum. b. Più com., e con sign. più proprio, mutare spesso, o anche di volta in ...
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pantun
pantùn s. m. [dal malese pantūn (cfr. fr. pantoum o pantoun, ingl. pantun, ted. Pantun)]. – Forma speciale di poesia lirica malese improvvisata, in strofe generalmente di quattro versi con rime [...] in Europa con il Romanticismo per indicare alcune composizioni poetiche similari; in musica, è stato usato da M. Ravel come titolo di un tempo del suo Trio per pianoforte, violino e violoncello, la cui forma s’ispira all’omonimo schema poetico. ...
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paromella
paromèlla (o parommèlla; anche palamèlla) s. f. [dim. di paroma], sicil. – Sottile cavo da ormeggio, adoperato soprattutto nelle camere delle tonnare: ci pensavamo sempre ... quando si trattava [...] di serrare una scotta tesa come una corda di violino, o di alare una parommella che ci sarebbe voluto l’argano (Verga). ...
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Strumento musicale a corde e ad arco, appartenente alla famiglia della viola, del violoncello e del contrabbasso, nella quale occupa il posto del soprano, offrendo l’estensione più acuta di tutti gli altri, dal sol2 al do7. Fissato nella sua...
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Seicento segna l’affermazione del violino che diviene lo strumento principale (con le tastiere) della produzione...