crine
s. m. (ant. crina s. f.; ant., ma tuttora in uso nel sign. 1, crino) [lat. crīnis «crine, capello, chioma»]. – 1. Ciascuno dei peli della criniera o della coda del cavallo e di animali affini, [...] di spazzole e pennelli e nell’industria tessile: una spazzola di crini; cambiare i c. all’archetto (del violino); spesso usato, soprattutto con riferimento all’uso per imbottiture, al sing. con valore collettivo: materasso di crine; imbottitura ...
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querulo
quèrulo agg. [dal lat. querŭlus, der. di queri «lamentarsi»], letter. – Lamentoso, detto di persona che si lagna (soprattutto se con frequenza o abitualmente), dolendosi di torti ricevuti, dell’avversità [...] , q. e roco (Gozzano); udivi salire fino al cielo il ritornello q. di un venditore di terraglie (Barilli); il q. suono d’un violino; un q. ruscello; il canto q. delle tortore; anche, poet., di luogo in cui risuonino lamenti: i q. ricinti Ove l’arti ...
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muta1
muta1 s. f. (der. di mutare; sul sign. 2 può avere influito muta2]. – 1. a. Azione del mutare, del sostituire; cambio, avvicendamento: dare, darsi la m.; la m. delle sentinelle, delle infermiere; [...] un cambio di oggetti simili già in uso: una m. di biancheria, di panni; una m. di vele; una m. di corde per il violino. In marina, m. di vele, di bandiere, di tende, la dotazione completa di tali oggetti occorrenti a bordo (sinon. di gioco, nel sign ...
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minugio
minùgio s. m. (o minùgia f.) [lat. minūtia «parte minuta»; v. minuzia] (pl. le minùgia, anche le minùgie o minuge, raro i minugi). – 1. Budello; per lo più al plur., l’intestino, le interiora: [...] per indicare le budella di animali ovini (agnello, castrato, ecc.), con cui si fanno le corde di alcuni strumenti musicali (violino, ecc.): corde di minugia, raram. le minugia; l’aedo tende le sue corde, Create co’ minugi degli agnelli (D’Annunzio ...
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violetta2
violétta2 s. f. [dim. di viola2]. – Nome dato a volte, dal Cinquecento all’Ottocento, alla viola strumento musicale (spec. in Germania) e anche al violino piccolo di tre corde; inoltre, con [...] v. marina si designò a volte la viola d’amore, e con v. piccola uno strumento a voce acuta della famiglia delle viole da gamba ...
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violoncello
violoncèllo s. m. [der. di viola2]. – 1. Strumento musicale ad arco, con quattro corde accordate per quinta (do1, sol1, re2, la2), appartenente alla famiglia del violino, della viola, del [...] contrabbasso, nella quale occupa il posto del tenore o del baritono, con un’estensione dal do1 al mi5; derivato nel sec. 17° dalla viola da gamba di registro basso, ha attualmente notevoli dimensioni, ...
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toccare
v. tr. e intr. [voce di origine onomatopeica] (io tócco, tu tócchi, ecc.). – 1. tr. a. Avvicinare la mano (o anche altra parte del corpo) a una persona o a una qualsiasi cosa e tenerla a contatto [...] settimana non ho toccato libro (cioè non ho letto o studiato), non ho toccato penna (non ho scritto), non ho toccato il violino (non ho suonato o non mi sono esercitato), ecc.; è stato quarantott’ore senza t. il letto, senza andare a dormire; sono ...
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quinta
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. quinto]. – 1. In musica, intervallo di cinque note della scala (intervallo, accordo, salto di q.), le cui specie principali sono: q. giusta, di tre toni e un [...] dopo l’ottava e l’unisono, una delle consonanze dette «perfette»; per intervalli di quinte giuste sono intonate le corde del violino, della viola e del violoncello. 2. Nella scherma di sciabola, posizione adottata per difendere la testa e il braccio ...
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tendere
tèndere v. tr. e intr. [lat. tendĕre] (io tèndo, ecc.; pass. rem. tési, tendésti, ecc.; part. pass. téso; come intr., aus. avere). – 1. tr. a. Con riferimento a oggetti che si sviluppano prevalentemente [...] . le vele, spiegarle al vento (ma anche, il vento tende le vele, le gonfia e le rende tese); t. le corde, del violino, della lira o di altro strumento musicale, portarle al grado di tensione necessario perché diano la nota di tono esatto; t. la corda ...
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strazio
stràzio s. m. [prob. dal lat. distractio (der. di distrahĕre «squarciare, lacerare») per riduzione di prefisso]. – 1. a. Atroce lacerazione o mutilazione di un corpo; per lo più nella locuz. [...] membra, del suo corpo; dopo averlo ucciso, hanno fatto s. del suo cadavere; con enfasi scherz.: smetti di suonare il violino, non fare s. delle mie povere orecchie! Anche, lo spasimo, il dolore acuto causati da tale lacerazione o dilaniazione: non ...
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Strumento musicale a corde e ad arco, appartenente alla famiglia della viola, del violoncello e del contrabbasso, nella quale occupa il posto del soprano, offrendo l’estensione più acuta di tutti gli altri, dal sol2 al do7. Fissato nella sua...
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Seicento segna l’affermazione del violino che diviene lo strumento principale (con le tastiere) della produzione...