panottico2
panòttico2 s. m. e agg. [dall’ingl. panopticon, comp. di pan- e del gr. ὀπτικός «visivo»] (pl. m. -ci). – In architettura, tipo di edificio adibito a carcere (ideato dal filosofo e giurista [...] ingl. J. Bentham alla fine del sec. 18°), di forma circolare, con un vano centrale che prende luce dal tetto in vetro e dal quale è possibile controllare tutte le celle, disposte lungo il perimetro. Il ...
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campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole [...] dei c., lo studio delle proprietà generali delle grandezze descrivibili come campi. b. In ottica, c. della visione o c. visivo, quello che può essere abbracciato da un occhio normale (120° in senso verticale e 150° in senso orizzontale); c. ottico ...
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persistenza
persistènza s. f. [der. di persistere]. – Il fatto di persistere, di protrarsi nel tempo per una durata notevole e senza variazioni sensibili: la p. del cattivo tempo non ci permise di fare [...] ; alcuni fenomeni si manifestano con p.; la p. del mio sogno e della mia poesia (D’Annunzio). P. delle immagini retiniche, fenomeno visivo per cui l’immagine di un oggetto sulla retina è percepita per un tempo più lungo (circa 0,1 s) di quanto duri l ...
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occhiale
agg. e s. m. [der. di occhio]. – 1. agg. Attinente all’occhio; solo nelle locuzioni ant. vetro o. (da cui, per ellissi, l’uso sostantivato del sign. 2 e del plur. occhiali, trattato in questo [...] corrispondente. 2. s. m. Termine con cui nel passato fu indicato ogni strumento ottico destinato a migliorare il potere visivo dell’occhio (e così chiamò Galilei lo strumento detto poi cannocchiale e telescopio); è ancora oggi usato, talvolta, per ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione [...] di luce (o anche scherzi, giochi di luce), contrasto di luci e di ombre – distribuite in modo da creare un singolare effetto visivo – prodotto dalla luce naturale (per es., dalla luce del sole che filtri tra gli alberi d’un bosco o tra le foglie ...
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ultraleggero
ultraleggèro agg. e s. m. [comp. di ultra- e leggero]. – 1. agg. Leggerissimo, dotato di una leggerezza eccezionale: leghe metalliche ultraleggere, con densità intorno a 1,8 e aventi come [...] competizioni sportive; generalm. monoposto, viene utilizzato nelle ore diurne e solo quando le condizioni atmosferiche e meteorologiche consentono al pilota il continuo riferimento visivo al terreno e a quote non superiori, di massima, ai 150 metri. ...
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deficit
dèficit s. m. [propr. «manca», pres. indic. del verbo lat. deficĕre «mancare»]. – 1. a. Nel linguaggio finanz., eccedenza dei valori passivi su quelli attivi attribuiti ai beni economici di un’impresa [...] in deficit. 2. Deficienza, mancanza. Nel linguaggio medico, diminuzione dell’attività funzionale dell’organismo o di determinati organi: d. visivo. In psicopatologia, d. intellettivo, indebolimento transitorio o permanente delle facoltà intellettive. ...
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abbagliamento
abbagliaménto s. m. [der. di abbagliare]. – 1. L’abbagliare, l’essere abbagliato. In senso proprio, diminuzione delle facoltà percettive dell’occhio che si verifica quando nel campo visivo [...] si trovano contemporaneamente corpi di luminosità molto diversa, e la presenza dei più luminosi rende più faticosa e imperfetta la percezione degli altri: fenomeni di a.; a. prodotto dai fari di un’automobile. ...
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sottotitolo
sottotìtolo s. m. [comp. di sotto- e titolo]. – 1. a. In un’opera letteraria, scientifica o d’altro contenuto, titolo secondario che segue a quello principale, e che generalm. ha funzione [...] sul bordo inferiore dei fotogrammi di un film, o anche, con tecniche più recenti, in una zona inferiore al quadro visivo; per lo più contiene la traduzione, nella lingua del pubblico cui il film viene proiettato, delle parole pronunciate dagli attori ...
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sincronismo
s. m. [dal gr. συγχρονισμός «fatto, avvenimento contemporaneo», der. di σύγχρονος: v. sincrono1]. – 1. Contemporaneità di svolgimento di azioni e fatti diversi: il s. dei moti liberali e [...] (velocità di s.) pari alla velocità angolare del campo rotante. c. In cinematografia, l’accordo continuo tra il contenuto visivo e quello sonoro, così che i suoni corrispondano alle immagini; si ottiene mantenendo un rapporto costante tra la velocità ...
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visivo
Riccardo Ambrosini
L'aggettivo, attestato una volta nella Vita Nuova, 5 nel Convivio e 2 nella Commedia, si riferisce con specializzazione tecnica a organi e facoltà del senso della vista, ed è pertanto attributo di ‛ spiriti ' (v....
visivo, campo
Spazio illuminato che può essere abbracciato dallo sguardo tenendo fisso in un punto un solo occhio (c. visivo monoculare) o entrambi (c. visivo binoculare). L’ampiezza del c. visivo, che può essere grossolanamente delineata...