privazione
privazióne s. f. [dal lat. privatio -onis, der. di privare «privare»]. – 1. a. L’atto, il fatto di privare e di esser privato: p. dei diritti civili, politici, della libertà personale; p. [...] essa è particolarmente chiamata ad avere; si ha invece «privazione», quando un attributo o una perfezione di tal genere non è da essa posseduto (per es. l’assenza, in una persona, della vista, che è un bene o perfezione pertinente all’essere umano). ...
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malo
agg. [lat. malus]. – 1. Nell’uso ant. e letter. è l’opposto di buono in quasi tutti i suoi sign. (sostituito nell’uso corrente e moderno da cattivo). Per lo più usato in senso morale, per indicare [...] lo mal fabbro biasima lo ferro ... credendo dare la colpa del mal coltello ... al ferro (Dante); dovresti sapere che ho m. vista e che non posso usare occhiali (Leopardi). Il masch. sing. in posizione proclitica si tronca spesso in mal (v. anche mal ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e [...] , contegno in determinate circostanze: ha uno strano m. di fare; m. di vedere, il particolare atteggiarsi del giudizio in rapporto al punto di vista da cui si guardano le cose: ognuno ha il suo m. di vedere; a mio m. di vedere, secondo ciò che pare a ...
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chiave
s. f. [lat. clavis]. – 1. a. Strumento di metallo che serve a chiudere ed aprire serrature e lucchetti, che nella forma tradizionale è costituito da un cannello sul quale è applicata a un’estremità [...] un agg. o da un compl. di specificazione), in tono, per indicare il particolare aspetto o carattere o punto di vista con cui un discorso, una narrazione, un’azione drammatica sono presentati o svolti: tutto il racconto è sviluppato in ch. umoristica ...
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estetico
estètico agg. [dal gr. αἰσϑητικός «che concerne la sensazione, sensitivo», der. del tema di αἰσϑάνομαι «sentire, percepire»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che concerne il sentimento del bello, soprattutto [...] estetiche. b. Dell’estetica, nel sign. più propr. filosofico della parola: il problema e.; principî e.; criterio e.; punto di vista estetico. c. Fatto secondo i principî dell’estetica: commento e.; giudizio e.; critica e., studio ed esame di un’opera ...
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assegno
asségno s. m. [der. di assegnare]. – 1. Somma assegnata a vantaggio di qualcuno in corrispettivo di prestazione di lavoro o per altre ragioni: passare, corrispondere al figlio un a. mensile; [...] (Alda Merini). In partic.: a. a. bancario, titolo di credito (spesso indicato con il nome fr. di chèque) con scadenza a vista, che contiene l’ordine incondizionato di pagare una somma determinata alla persona ivi indicata o al portatore, tratto su un ...
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videoleso
videoléṡo agg. e s. m. (f. -a) [comp. di video-, nel sign. generico di «vista», e leso, part. pass. di ledere, sul modello di audioleso, motuleso]. – Nel linguaggio medico, di persona che presenta [...] menomazioni della vista; anche sost.: un v.; una videolesa. ...
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macroscopico
macroscòpico agg. [comp. di macro- e -scopico (v. -scopia)] (pl. m. -ci). – 1. Di oggetto che per le sue dimensioni è osservabile a occhio nudo, senza aiuto di strumenti ottici. In partic., [...] m. quando se ne consideri la temperatura, la pressione, la densità, ecc., o da un punto di vista microscopico quando si consideri il comportamento delle singole molecole, la loro energia cinetica, le relative interazioni; in meccanica statistica ...
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produttivo
agg. [der. del lat. productus, part. pass. di producĕre «produrre» (il lat. tardo productivus significava «che può essere allungato»)]. – 1. a. Che produce: germi p. di gravi infezioni. b. [...] investimento di capitale e lavoro che si traduce in un aumento del prodotto di valore superiore all’aumento della spesa che ne deriva; lavoro p., dal punto di vista individuale il lavoro ritenuto utile, che è richiesto e quindi pagato, e dal punto di ...
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obiettivo
(o obbiettivo) agg. e s. m. [dal lat. mediev. obiectivus, der. di obiectum: v. oggetto; i sign. 2 e 3 ne derivano attraverso l’uso sostantivato delle espressioni originarie vetro obiettivo [...] , esame o., l’esame diretto del malato eseguito dal medico con l’ausilio dei proprî sensi (vista: ispezione; tatto: palpazione; udito: percussione, auscultazione) e di alcuni semplici strumenti (sfigmomanometro, stetoscopio, martello percussore per ...
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Senso specifico che presiede alla visione e che ha come organo recettoriale l'occhio e come mezzo afferente il secondo paio di nervi cranici. I problemi della v. derivanti dalle patologie oculari sono oggetto di studio dell'oculistica.
vista
Senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (➔ visione), che ha come organo recettoriale l’occhio e come mezzo afferente il secondo paio di nervi cranici. Il grado di capacità funzionale posseduto dall’apparato...