stereofotogramma
s. m. [comp. di stereo- e fotogramma] (pl. -i). – In topografia, coppia di fotogrammi di una medesima zona di terreno, presi da due centri di vista diversi e impiegati per un rilievo [...] : s. normale, quando i piani di presa dei due fotogrammi sono contenuti in un medesimo piano verticale e i centri di vista sono alla stessa quota; s. obliquo, se i piani di presa giacciono in due piani verticali distinti ma paralleli, e s ...
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incunabolistica
incunabolìstica (o incunabulìstica) s. f. [der. di incunabolo (o incunabulo)]. – Settore della bibliologia che studia gli incunaboli sia dal punto di vista tecnico, sia dal punto di vista [...] storico, e che praticamente corrisponde alla storia della stampa nel sec. 15° ...
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topico
tòpico agg. [dal lat. tardo topĭcus, gr. τοπικός, der. di τόπος «luogo»] (pl. m. -ci). – 1. Nella logica antica, che riguarda l’invenzione degli argomenti, cioè dei mezzi dialettici con cui condurre [...] , di fondamentale importanza per gli sviluppi successivi»: ora t., momento topico. ◆ Avv. topicaménte, non com., da un punto di vista topico, specifico, adatto al caso particolare, e sim.: i furti, gli imbrogli, le usure (non più frequenti, né più ...
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intorbidare
v. tr. e intr. [der. di torbido, col pref. in1-] (io intórbido, ecc.). – 1. tr. a. Far diventare torbido: le piogge hanno intorbidato il fiume; il lupo rimproverava l’agnello d’intorbidargli [...] , confondere, annebbiare, offuscare: i. le idee; la gelosia gl’intorbidava la mente; il vino bevuto gli aveva intorbidato la vista; i. gli occhi, lo sguardo, renderli turbati, o foschi, sinistri. Anche agitare, eccitare (ma sempre con un senso di ...
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rappellare
v. tr. [comp. di r- e appellare] (io rappèllo, ecc.), letter. – Fare tornare indietro, fare recedere, richiamare: Rappella lei da la sfrenata voglia Sùbita vista (Petrarca), la vista improvvisa [...] di Laura richiama, fa tornare indietro l’anima dal suo proposito violento; l’ombra co’ silenzi amici Rappella a i furti lor gli amanti accorti (T. Tasso) ...
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coprire
(ant. o poet. covrire) v. tr. [lat. cooperire, comp. di co-1 e operire «coprire»] (io còpro, ant. cuòpro, ecc.; pass. rem. coprìi o copèrsi, copristi, coprì o copèrse, coprimmo, copriste, coprìrono [...] polvere, dalla luce, o da quanto altro possa in qualche modo recargli danno, o che abbia lo scopo o il risultato di occultarlo alla vista (usato assol. o con la prep. con, più raram. con la prep. di): c. il tavolo con un tappeto; c. il libro con una ...
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fuga
s. f. [dal lat. fuga, dello stesso tema di fugĕre «fuggire»]. – 1. a. L’atto di fuggire: darsi alla f.; darsi a f. precipitosa; prendere la f., anche estens., di persone, veicoli, ecc. che si mettano [...] di scienziati dall’Europa negli Stati Uniti d’America in vista di migliori possibilità di lavoro o di ricerca. In centrale, il punto del quadro nel quale viene proiettato, dal centro di vista, il punto all’infinito della retta; in partic., due o più ...
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finestra
finèstra (ant. fenèstra) s. f. [lat. fenĕstra]. – 1. a. Apertura nei muri esterni di un edificio, destinata a dare luce e aria agli ambienti interni e a consentire la vista da questi ultimi [...] , risponde sulla piazza, sul lago; f. a tramoggia (detta anche bocca di lupo), che ha davanti un riparo per impedire la vista (per es., quelle delle carceri che dànno sulla strada); f. finta, o finta f., dipinta sopra un muro esterno, per motivi ...
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appannare
v. tr. [der. di panno, propr. «coprire con un panno»]. – 1. Velare, offuscare, rendere opaco: a. un vetro con l’alito; l’acqua gelata aveva appannato la bottiglia. Frequente in senso fig.: [...] ; l’ignoranza appanna l’intelletto degli uomini. 2. intr. pron. Velarsi, divenire opaco: i vetri si erano appannati; fig.: la vista si appanna, diviene meno chiara; gli si appannò la voce, gli si fece fioca. ◆ Part. pass. appannato, anche come agg ...
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prospettivismo
s. m. [der. di prospettiva1; per il sign. 2, cfr. ted. Perspektivismus]. – 1. Nelle arti figurative, e in partic. nella pittura, concezione della spazialità intesa prevalentemente come [...] della conoscenza (o più esattamente della interpretazione) della realtà, indissolubilmente legata all’assunzione di uno specifico punto di vista, il quale è diverso da individuo a individuo (Leibniz), e può variare anche nell’individuo stesso in ...
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Senso specifico che presiede alla visione e che ha come organo recettoriale l'occhio e come mezzo afferente il secondo paio di nervi cranici. I problemi della v. derivanti dalle patologie oculari sono oggetto di studio dell'oculistica.
vista
Senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (➔ visione), che ha come organo recettoriale l’occhio e come mezzo afferente il secondo paio di nervi cranici. Il grado di capacità funzionale posseduto dall’apparato...