plausibilità /plauzibili'ta/ s. f. [der. di plausibile]. - 1. (lett.) [condizione di chi o di ciò che è degno di approvazione] ≈ apprezzabilità, encomiabilità, lodevolezza. 2. (estens.) [l'essere accettabile [...] dal punto di vista logico, l'apparire ragionevole e convincente: la p. della spiegazione] ≈ attendibilità, credibilità, realismo, verosimiglianza. ↔ implausibilità, inaccettabilità, incredibilità, inverosimiglianza. ...
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plebe /'plɛbe/ s. f. [dal lat. plebs plebis], spreg. - [parte del popolo più arretrata dal punto di vista culturale, sociale ed economico] ≈ massa, popolino, volgo. ‖ (spreg.) plebaglia, (non com.) popolaglia. [...] ↔ aristocrazia, crème, nobiltà. [⍈ GENTE ...
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plenitudine /pleni'tudine/ s. f. [dal lat. plenitudo -dĭnis, der. di plenus "pieno"], lett. - 1. [perfezione di un sentimento, di una condizione e sim.: p. di gioia] ≈ compiutezza, completezza, pienezza. [...] 2. [gran numero di persone: Né l'interporsi tra 'l disopra e 'l fiore Di tanta p. volante Impediva la vista e lo splendore (Dante)] ≈ folla, moltitudine, (lett.) turba. ...
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limatura s. f. [lat. tardo limatura]. - 1. [operazione di limare: l. del ferro, del legno] ≈ levigatura, politura. ‖ lucidatura. 2. (fig.) [operazione del rifinire, spec. da un punto di vista formale, [...] un'opera letteraria o artistica: dare l'ultima l. a un articolo] ≈ (non com.) leccatura, perfezionamento, (lett.) politura, revisione, rifinitura, ritocco ...
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scivolone /ʃivo'lone/ s. m. [der. di scivolare]. - 1. [perdita d'equilibrio su una superficie scivolosa: fare un brutto s.] ≈ capitombolo, (non com.) rotolone, ruzzolone, scivolata. ⇑ caduta. 2. (fig.) [...] a. [atto scorretto dal punto di vista morale: è stato uno s. di gioventù] ≈ errore, fallo, mancanza, passo falso, (fam.) ribaltone, sbaglio. ‖ colpa, peccato. b. [l'essere sconfitto inaspettatamente in una competizione: dopo lo s. alle ultime ...
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casata /ka'sata/ s. f. [der. di casa]. - [famiglia nobile, vista nella sua continuità genealogica] ≈ casa, casato, dinastia, famiglia, (lett.) lignaggio, (lett.) progenie, (lett.) prosapia, (lett.) schiatta, [...] stirpe ...
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fare² (ant. facere /'fatʃere/) [lat. facĕre] (pres. fàccio, non com., fo /fɔ/, fai [ant. faci], fa [radd. sint.; ant. e poet. face], facciamo, fate, fanno; imperf. facévo, ecc. [ant. e poet., nelle 3e [...] , realizzare»: svaniva così a poco a poco il primo stupore quasi di sogno, il primo turbamento cagionatogli dalla vista di Marta e dalla insperata facilità con cui il suo improvviso ardentissimo desiderio s’era effettuato (L. Pirandello).
Realizzare ...
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lipotimia /lipoti'mia/ s. f. [dal gr. lipothymía "deliquio"]. - (med.) [manifestazione morbosa caratterizzata da malessere improvviso, parziale perdita della coscienza, appannamento della vista, sudorazione, [...] alterazioni del polso] ≈ deliquio, Ⓖ mancamento, Ⓖ perdita dei sensi, Ⓖ svenimento ...
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sconcio /'skontʃo/ [der. di sconciare]. - ■ agg. (pl. f. -ce, raro -cie) 1. [che offende la decenza: parole s. e triviali; una storiella s.; atti s.] ≈ cochon, indecente, (non com.) laido, osceno, scandaloso, [...] , salace, scabroso, spinto. ↔ acconcio, decente, decoroso, pudico. ↑ castigato, casto, morigerato. 2. (estens.) [che offende la vista o il senso estetico: uno s. animale; una s. costruzione] ≈ disgustoso, mostruoso, orribile, orrido, orripilante ...
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unidirezionale /unidiretsjo'nale/ agg. [comp. di uni- e direzione]. - 1. (tecn.) [di dispositivo e sim., che ha una spiccata direttività in una sola direzione: microfono u.] ↔ pluridirezionale. 2. (trasp.) [...] stradale, flusso obbligatorio di marcia: correnti u.] ↔ bidirezionale. 3. (fig.) [che è sviluppato da un solo punto di vista: una prospettiva u.] ≈ a senso unico, parziale, schematico, unilaterale. ↔ a trecentosessanta gradi, a tutto tondo. ...
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Senso specifico che presiede alla visione e che ha come organo recettoriale l'occhio e come mezzo afferente il secondo paio di nervi cranici. I problemi della v. derivanti dalle patologie oculari sono oggetto di studio dell'oculistica.
vista
Senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (➔ visione), che ha come organo recettoriale l’occhio e come mezzo afferente il secondo paio di nervi cranici. Il grado di capacità funzionale posseduto dall’apparato...