creatura
s. f. [dal lat. tardo creatura, der. di creare «creare»]. – 1. Ogni cosa creata, e soprattutto ogni essere vivente: c. animate e inanimate; il Cantico delle C., di s. Francesco; Iddio ama le [...] ., gli uomini; c. extraterrestri, esseri che s’immagina possano avere vita in altri mondi, in altri pianeti; c. angeliche, gli angeli; tuo figlio, Umile e alta più che creatura (Dante). 2. fam. Bambino, o figlio in tenera età: che bella c.!; povera c ...
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ragazza
s. f. [femm. di ragazzo]. – Ha, riferiti a persona di sesso femminile, gli stessi sign. e usi generici di ragazzo; quindi: una r. di 15, di 20, di 25 anni; r. in età da marito; una bella r.; [...] ’amica, la giovane con cui si ha un particolare rapporto e interesse affettivo (e così: avere la r.; gli ha scritto la r., è uscito con la r., ecc.). Comuni le locuz. r. di vita, prostituta, e r. squillo (calco dell’ingl. call girl), v. squillo. ◆ Ha ...
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prammatica
prammàtica (ant. pragmàtica) s. f. [dal lat. tardo pragmatĭca (sanctio): v. prammatico]. – 1. Nome con cui, per abbreviazione di prammatica sanzione (v. prammatico), sono indicate, nel linguaggio [...] che si segue per consuetudine in determinate circostanze della vita sociale: una bella corrida, in questa patria dell’etichetta, è ... una prammatica di riti e di gesti e di precetti minuziosi e severi regolati come un duello (Ojetti). Con questo ...
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ironia
ironìa s. f. [dal lat. ironīa, gr. εἰρωνεία «dissimulazione, ironia», der. di εἴρων -ωνος «dissimulatore, finto»]. – 1. In origine, finzione (e insieme anche interrogazione): questo sign. si conserva [...] Esempî d’ironia sono le frasi comuni: «Ma bravo!», «Ma benissimo!», «Bella figura!», «Che occhio!» o «Che mira!» (a chi per es. colpisce centesimi a chi ha fame è un’ironia. Comuni, in senso fig., le locuz. i. della vita, della sorte, del destino, ...
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vernice
s. f. [lat. tardo veronīce «resina, albero resinoso» (lat. mediev. vernica, vernicium), dal gr. βερενίκη, βερονίκη e anche βερνίκη, βερενίκιον, che prob. derivano da una delle antiche città di [...] Belletto, cosmetico pesante e vistoso, soprattutto in usi scherz.: credi di essere più bella con tutta quella v. vita endouterina si deposita sulla superficie cutanea del feto. 3. fig. Apparenza superficiale: ha qualche v. di educazione ma in fondo è ...
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soggiorno
soggiórno s. m. [der. di soggiornare]. – 1. a. Il dimorare per un certo periodo di tempo in un luogo che non sia la propria abituale residenza, e per lo più a scopo turistico, di cura, per [...] soggiorno Torni la fera bellae mansüeta (Petrarca); quest’angusta terra, Brevissimo s. de’ mortali (Chiabrera); e fig.: le strade, un stanza di s.) destinato alla vita diurna della famiglia, ma anche al pranzo e al ricevimento, spesso articolato in ...
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meraviglia
meravìglia (tosc. o letter. maravìglia) s. f. [lat. mīrabĭlia, propr. «cose meravigliose» (pl. neutro dell’agg. mīrabĭlis «mirabile, meraviglioso»), con alterazione della quantità e del timbro [...] essere compreso di m.; è una notizia che mi riempie riempire di m., e più letter. destare, vita, che non mi faccio più m. di nulla (fare o farsi meraviglia èè una cosa normalissima e quel ragazzo cresce che è una m.; è una m. ( soddisfazione, e si usa ...
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fotografia
fotografìa s. f. [dal fr. photographie, che a sua volta è dall’ingl. photography, comp. di photo- «foto-2» e -graphy «-grafia»]. – 1. a. Procedimento che, mediante processi chimico-fisici, [...] f. somigliante, una f. riuscita bene, male, una bella, una brutta f.; f. in formato cartolina, in e della vita, non soltanto allo scopo di fissarne fedelmente l’immagine e il ricordo, come mezzo quindi di riproduzione e, insieme, d’informazione e ...
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meritare
(poet. mertare) v. tr. [dal lat. meritare, der. di merĭtus, part. pass. di merere «meritare, acquistare, guadagnare»] (io mèrito, ecc.). – 1. a. Essere degno di avere, di ottenere, e sim. In [...] qualcosa: la sua volontà gli ha meritato questa bella soddisfazione; la sua onestà gli merita la e poi la meritò grandemente (Novellino); per la sua ineffabile cortesia, la quale è oggi meritata nel grande secolo (Dante), è cioè premiata nella vita ...
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maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni [...] modo o a nessuna condizione: per nulla manera Eo posso la mia vita confortare (Ch. Davanzati); e così nelle locuz. in tal m., in qual m., in m sua solita m.; bella m.!; che m. è questa? Con l’una o con l’altra accezione è frequente al plur.: imparare ...
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DE CURTIS, Giambattista
Rosario Lombardo
Fratello di Emesto e primo dei sei figli di Giuseppe e di Elisabetta Minnon, nacque a Napoli il 20 luglio 1860. Dotato di un naturale e multiforme talento artistico ma di temperamento poco incline...