societa
società s. f. [dal lat. sociětas -atis, der. di socius «socio»]. – 1. In senso ampio e generico, ogni insieme di individui (uomini o animali) uniti da rapporti di varia natura e in cui si instaurano [...] . che le specifichi: la s. aristocratica, l’alta s.; la bella s.; la s. colta, intelligente; frequentare la buona s.; far elegante: andare in s.; essere presentato in s.; abito da s.; fare vita di s.; fare buona figura in s., ecc. Con sign. più ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione [...] vivezza dei riflessi di una pietra preziosa: brillante che ha una bella luce. 2. a. Usato assol., s’intende spesso, in la luce illumina le cose): l. degli occhi miei, l. della mia vita, e simili: Luce degli occhi miei chi mi t’asconde? (Foscolo). 5 ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante [...] largo e meno scientifico di questo vocabolo): è un g. di vita che mi piace; frequentare persone d’ogni g.; uno scherzo di di nuovo g., d’un g. tutto suo, strana, singolare; cosa bella, buona, perfetta nel suo g., che è tale in paragone con altre ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto [...] , è detto p. attuale qualsiasi peccato commesso dall’uomo nella vita terrena); a seconda della gravità, si distingue tra p. veniale gambe storte; in espressioni ellittiche: la festa era bella, p. quella pioggia improvvisa; e in esclamazioni: ...
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poesia
poeṡìa s. f. [dal lat. pŏēsis, che è dal gr. ποίησις, der. di ποιέω «fare, produrre»]. – 1. a. L’arte (intesa come abilità e capacità) di produrre composizioni verbali in versi, cioè secondo determinate [...] poetica, a una scuola: la p. educa il cuore, la p. fa la vita, riempie magari certe brutte lacune, alle volte anche la fame, la sete, il modesti tentativi poetici in lingua la p. dialettale del Belli è p. autentica; nel grigiore letterario dei suoi ...
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primavera
primavèra s. f. [lat. pop. *primavera, rifacimento del lat. class. primo vere «all’inizio della primavera (ver veris)»]. – 1. La prima delle quattro stagioni dell’anno, fra l’inverno e l’estate, [...] L’età giovanile intesa come la prima e la più bella stagione della vita: Era ancor sul fiorir di primavera Sua tenerella e quasi . 4. letter. o scherz. Per metonimia, un anno di vita di una persona: ha ormai quaranta p.; era cresciuto e contava ...
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ferro
fèrro s. m. [lat. fĕrrum]. – 1. a. Elemento chimico, di simbolo Fe, numero atomico 26, peso atomico 55,85, appartenente all’ottavo gruppo del sistema periodico; è un metallo bianco-argenteo, lucente, [...] animali e vegetali come elemento biogeno necessario alla vita (la sua assenza determina gravi squilibrî nei processi f. a vapore). 4. a. poet. Arma da taglio, spada: la bella romana che col ferro Apre il suo casto e disdegnoso petto (Petrarca); meno ...
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sogno
sógno s. m. [lat. sŏmnium, der. di somnus «sonno»]. – 1. a. In senso ampio, ogni attività mentale, anche frammentaria, che si svolge durante il sonno; in senso più ristretto, e più com., l’attività [...] a cui si stenta a credere perché straordinaria, troppo bella o, al contrario, ma meno com., troppo dolorosa fantasia; non si può vivere di sogni! E per indicare uno stato idillico di vita beata, un periodo di felicità: è stato un s., un bel s.; siamo ...
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scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente [...] crociana. In senso più ampio e fig.: Così vid’i’ adunar la bella scola Di quel segnor de l’altissimo canto (Dante, riferendosi al gruppo di discepolo; educazione, disciplina, ammaestramento: la s. della vita, dell’esperienza; la prima s. è quella dei ...
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perdere
pèrdere v. tr. [lat. perdĕre, comp. di per-1, indicante deviazione, e dare «dare»] (pass. rem. pèrsi o perdètti [meno com. perdéi], perdésti, pèrse o perdètte [meno com. perdé], perdémmo, perdéste, [...] dolente (Dante); devi imparare a p.; a nessuno piace p.; nella vita ora si vince e ora si perde. Per estens., con ci indef., gli ufffici; p. la propria giovinezza, i proprî anni più belli, lasciar sfiorire la gioventù senza goderne i vantaggi; p. l ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. La psichiatria e i suoi nuovi modelli
Roy Porter
La psichiatria e i suoi nuovi modelli
La concezione della malattia mentale nel XVIII sec. non deve essere studiata nella prospettiva di quegli psichiatri...
Poeta (Sorrento 1544 - Roma 1595). Tra i maggiori poeti italiani del Cinquecento, nelle sue opere appaiono già rappresentate le aspirazioni e le contraddizioni dell'uomo moderno. Dopo la composizione della favola pastorale Aminta (1573), in...