inserzione
inserzióne s. f. [dal lat. tardo insertio -onis, der. di inserĕre «inserire», part. pass. insertus]. – 1. Atto, operazione, effetto di inserire, nei varî sign. del verbo: interfogliare un [...] guadagno è minore di uno, si parla di attenuazione, o perdita, d’inserzione); in linguistica, i. di un elemento vocalico e i. di una consonante (come fonemi non etimologici) in una parola, espressioni equivalenti ai termini più specifici anaptissi ed ...
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vocale2
vocale2 s. f. [dal lat. (littĕra) vocalis, der. di vox vocis, traduz. del gr. (στοιχεῖον o γράμμα) ϕωνῆεν, der. di ϕωνή «voce»]. – 1. Nella grammatica scolastica, e nella fonetica tradizionale, [...] consonante) dall’apertura, diversa secondo le varie vocali, del canale di fonazione, dalla continuità dell’ di essere, di norma, il centro della sillaba): la tradizionale distinzione tra vocali e consonanti; le sette v. dell’italiano nazionale (a, é, ...
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vocalizzare
vocaliżżare v. tr. e intr. [der. di vocale2 e, nel sign. 3, di vocale1]. – 1. tr. a. In fonetica storica, trasformare un suono consonantico in suono vocalico: alcuni dialetti italiani vocalizzano [...] più propriamente si chiamano vocalizzi (v.), sia in relazione ai melismi e alle fioriture che si svolgono appunto sulle vocali. 3. intr. (aus. avere) Emettere, articolare suoni di voce, nella partic. accezione del n. 3 di vocalizzazione. ◆ Part. pass ...
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vocalizzazione
vocaliżżazióne s. f. [der. di vocalizzare]. – Il fatto di vocalizzare e di vocalizzarsi o di venire vocalizzato, e il modo con cui si attua e risulta. In partic.: 1. a. In fonetica storica, [...] (scala, arpeggio e sim.). 3. In psicologia dell’età evolutiva, emissione di suoni articolati, costituiti da singole vocali, o anche sillabe, come forma di informazione, segnalazione, espressione di desiderî da parte di lattanti, talora imitata anche ...
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u, U
s. f. o m. (radd. sint.). – Ventesima lettera dell’alfabeto latino, che ha con la lettera V la stessa origine dall’alfabeto fenicio, e anche una storia comune fino a tempi molto vicini ai nostri. [...] asillabica (come in lauro, neurasse). La possibilità in astratto che u sia semiconsonante si ha solo quando è insieme atona e seguita da vocale; anche in tale posizione, però, si danno alcuni casi in cui u può avere l’uno o l’altro valore secondo le ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano [...] dei casi e ha il vantaggio d’un molto più facile apprendimento: si scrive -cie -gie quando il c o il g è preceduto da vocale (es. socie, regie, secondo l’etimologia; camicie, ciliegie, contro), -ce -ge quando il c o il g è doppio o preceduto da altra ...
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assimilazione
assimilazióne s. f. [dal lat. assimilatio (o assimulatio) -onis, der. di assimilare «assimilare»]. – 1. a. L’atto, il fatto di assimilare o di essere assimilato, cioè il rendere o il farsi [...] mistica, per cui la natura umana si assimila alla natura divina. b. In fonologia, processo per cui un fonema consonantico o vocalico si adatta (a. parziale) o diviene identico (a. totale) a un altro. L’assimilazione parziale è limitata al modo o al ...
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eta
èta s. m. o f. [dal gr. ἦτα, lat. eta], invar. – 1. Nome della 7a lettera dell’alfabeto greco, e del segno che la rappresenta (minuscolo η, maiuscolo H); nel sistema vocalico del greco antico indicava [...] la vocale èe, lunga e aperta (corrispondente alla lettera e, E con quantità lunga dell’alfabeto latino). Nella numerazione greca, con apice in alto a destra (η′) era simbolo del numero 8, con apice in basso a sinistra (′η) dell’8000. In partic., nell ...
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nesso
nèsso s. m. [dal lat. nexus -us (e, nel sign. 3, nexum -i), der. di nectĕre «connettere, intessere»]. – 1. Connessione, legame, relazione: il n. del discorso; idee e ragionamenti senza nesso, senza [...] di un elemento comune nel segno: per es. MB = mb, NT = nt. b. In linguistica, séguito di suoni in un dato ordine fonetico (n. vocalico, per es. ia di via; n. consonantico, per es. str di strada), o di lettere in un dato ordine di successione nella ...
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dieresi
dïèreṡi s. f. [dal lat. tardo diaerĕsis, gr. διαίρεσις, propr. «divisione, separazione», der. di διαιρέω «disgiungere»]. – 1. a. In fonetica, la divisione di un gruppo vocalico nel corpo di una [...] eccezioni del dittongo uò (es. buono) e dei nessi con q o g velare (es. quando, guanto). Nel gruppo i + vocale tonica la dieresi si ha solo: 1) se anche la vocale tonica è un’i (es. echiina 〈eki-ìna〉); 2) se la i è preceduta da qu o da uno dei gruppi ...
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semivocale Nella linguistica moderna, ogni articolazione di tipo non vocalico, caratterizzata da una stretta orale leggera, minore della stretta delle fricative, per cui si avverte un lieve sfregamento dell’aria che attraversa la stretta. Le...