innalzare
(letter. inalzare) v. tr. [comp. di in-1 e alzare]. – 1. a. Levare in alto o più in alto, spingere o tirare verso l’alto: i. un peso; i. il piano di sostegno; i. un’insegna; in queste accezioni, [...] ; Cessa il compianto: unanime S’innalza una preghiera (Manzoni). b. Portare a un grado maggiore d’intensità: i. la voce o il tono della voce; i. la tensione elettrica, accrescerne il valore. c. In matematica, i. a potenza un numero, lo stesso che ...
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arrangolare
v. intr. [der. di rangola] (io arràngolo, ecc.; aus. avere), letter. – Parlare con voce affannata, rantolosa: come se la corsa della pallottola d’avorio gli promovesse l’asma, egli si metteva [...] ogni volta ad a., forte, irresistibilmente (Pirandello). ◆ Part. pass. arrangolato, anche come agg., rauco, affannoso: voce ... dura, arrangolata, come di chi si difende (Pavese). ...
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pure
avv. e cong. [lat. pūre «puramente», avv. di purus «puro»]. – Ha oggi fondamentalmente funzione di particella aggiuntiva o di cong. avversativa concessiva. Anticam. aveva anche valore avverbiale, [...] lana e un vestito p. di lana; lui è veneto e sua moglie p.; in biblioteca è proibito fumare, come p. parlare a voce alta; oggi ha fatto un gran caldo, e così p. ieri. b. Come cong. introduttiva di proposizioni concessive implicite (e in questo caso ...
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vino
s. m. [lat. vīnum (prob. voce di origine mediterranea, come anche il gr. οἶνος)] (si tronca di regola in alcune denominazioni, in cui è seguito da un agg. che comincia per consonante, come vin dolce, [...] varie: v. di agave, v. di palma; v. di miele, sinon. di idromele. ◆ Dim. vinèllo, anche con sign. partic. (v. la voce), non com. vinétto e vinettino, vinarèllo o vinerèllo; spreg. vinùccio; accr. vinóne, vino di grande forza e pregio; pegg. vinàccio. ...
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papero
pàpero s. m. [voce onomatopeica]. – Oca giovane; può indicare il maschio soltanto, o genericam. il maschio e la femmina; talora indica addirittura l’oca adulta (spec. il maschio). Per il femm., [...] in guardia ai p., affidare qualcosa proprio alla persona meno adatta. ◆ Dim. paperino (v.), paperèllo, paperétto; tra dim. e accr. paperòtto, paperòttolo; spreg. paperùccio; accr. paperóne (anche con un sign. partic.: v. la voce); pegg. paperàccio. ...
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roco
ròco agg. [lat. raucus: v. rauco] (pl. m. -chi). – Lo stesso che rauco, e più pop. in alcune regioni, in altre sentito come letter.: sono r. per il raffreddore, per il gran parlare; ho la voce roca. [...] (Petrarca); in usi fig., poet.: Fuggito è ’l sonno a le mie crude notti E ’l suono usato a le mie roche rime (Petrarca), il suono delle mie rime diventate rauche, che hanno perduto la loro limpidezza. ◆ Avv. rocaménte, con voce roca, con suono roco. ...
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quilio
quìlio s. m. (non com. quìlia f.) [etimo incerto]. – Falsetto, nella locuz. tosc. cantare in q. (o sim.): nuove canzoni ognor cantando, Con una voce tremolante in quilio (L. Lippi); con che quilia [...] di voce intona i mottetti! (Carducci). ...
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dolcevitoso
agg. Che ama la dolce vita, che sa apprezzare i piaceri della vita. ◆ I rotocalchi dell’epoca si occuparono di pedinare la ragazzaccia lungo il corso assai movimentato dei suoi amori. Almeno [...] altro impressionava soprattutto i baciapile (tanti, ma non abbastanza da frenare la smania dolcevitosa degli italiani), era la voce a rompere le righe. Potentissima, quasi fredda nel timbro metallico degli acuti e quasi maschile quando scendeva nei ...
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annunciare
(o annunziare) v. tr. [dal lat. annuntiare, der. di nuntius «messaggero, messaggio»] (io annùncio o annùnzio, ecc.). – 1. Far conoscere, rendere noto un fatto, un avvenimento, comunicandone [...] a voce o per iscritto la notizia: a. l’inizio delle ostilità, a. la vittoria; a. l’arrivo, la partenza, la nascita, la morte; dare una festa per a. agli amici la propria laurea; entrò il cameriere ad a. che il pranzo era servito; la commissione ha ...
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brutto
agg. [adattamento ant. del lat. brutus: v. bruto]. – 1. Che produce un’impressione estetica sgradevole, perché difettoso, sproporzionato, privo di grazia, o per altre ragioni spiacevole. È il [...] fame, come la morte, ecc. Rispetto al senso dell’udito: b. voce, stridula, sgradevole, sgraziata; e così b. suono, per es. di possibile adattamento della locuz. lat. ex abrupto: v. la voce). ◆ Dim. bruttino, bruttarèllo (raro brutterèllo), e più ...
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Serie o insieme di suoni articolati emessi dall’Uomo, prodotti dalle vibrazioni delle corde vocali nella laringe durante l’espirazione dell’aria e fatti risuonare all’interno della faringe, della cavità orale e delle fosse nasali che ne determinano...
voce
Serie o insieme di suoni articolati (➔ fonazione), o anche inarticolati, alla cui produzione concorrono fondamentalmente l’apparato respiratorio, con funzione di mantice, che ne condiziona l’intensità, la laringe, che ne regola l’ampiezza,...