dare2
dare2 v. tr. [lat. dare] (pres. do 〈dò〉 o dò [radd. sint.], dai o dài, dà, diamo, date, danno o dànno; imperf. davo, davi, ecc.; pass. rem. dièdi o dètti, désti, diède [poet. diè] o dètte, démmo, [...] organizzare e sim.: d. vita a una nuova associazione, a iniziative benefiche, a uno spettacolo, ecc.); d. una voce, d. sulla voce a qualcuno (v. voce, n. 2 b); d. conto di sé, rendere conto delle proprie azioni; d. carta bianca a qualcuno, lasciargli ...
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intonare1
intonare1 (ant. intuonare) v. tr. [dal lat. mediev. intonare, der. di tonus «tono»] (io intòno, ant. intuòno, ecc.). – 1. a. Mettere in giusto tono la voce o una nota cantata, variandone opportunamente [...] che le note emesse abbiano uguale altezza: dare il la col corista per i. l’orchestra. Con senso più generico, i. la voce, educarla con l’esercizio a un’intonazione perfetta. b. Cantare o suonare dando a ogni nota la dovuta altezza di suono; in questo ...
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basso1
basso1 agg. [lat. tardo bassus]. – 1. a. Poco elevato dal suolo o da altro livello, sia rispetto ad altre cose determinate, sia rispetto all’altezza ordinaria delle cose dello stesso genere: un [...] di statura); bassùccio, per lo più in senso morale; tra dim. e accr., bassòtto, come agg. e s. m. (v. la voce). ◆ Avv. bassaménte, quasi soltanto in senso fig., in modo moralmente vile e biasimevole, senza dignità e amor proprio: agire, comportarsi ...
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urlare
v. intr. [lat. ŭlŭlare; v. ululare] (aus. avere). – 1. Emettere grida acute e prolungate, e ripetute, riferito a lupi, cani e ad altri animali: lupi che urlano nella notte; il cane, colpito, fuggì [...] ogni genere; mi urlò da lontano il suo nome; persa la pazienza, gli urlò che se n’andasse; u. la propria rabbia; cantare a voce spiegata, su toni molto alti: u. una canzone. 3. fig. Produrre un suono o un insieme di suoni acuti e prolungati, simili a ...
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sussurrare
(letter. susurrare) v. intr. e tr. [dal lat. susurrare]. – 1. intr. (aus. avere) Mormorare, produrre un suono prolungato, leggero e non distinto, ma gradevole: le foglie, mosse dal vento, [...] sussurrava; in partic. (analogam. a mormorare), parlare male, criticare segretamente, a bassa voce: sussurrano contro il nuovo Consiglio di amministrazione. 2. tr. a. Dire a voce bassa e sommessa, perché senta solo chi è vicino, o la persona a cui ...
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s. v.
– 1. Abbreviazione della didascalia musicale sottovoce. 2. Abbreviazione del lat. sub voce (o anche della sua traduz. ital. sotto voce) con cui si rinvia a un determinato lemma di un’opera lessicografica [...] o enciclopedica, sia indicando espressamente la voce a cui si fa il rinvio (per es.: «s. v. acciaio», «s. v. Puglia»), sia assol., e in tal caso s’intende che è da vedere la voce di cui si sta trattando. ...
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mezzo1
mèżżo1 agg. [lat. mĕdius]. – 1. a. Di ogni cosa che (per numero, quantità, grandezza, volume, massa, durata, valore, ecc.) è o si considera la metà dell’intero: m. dozzina, m. migliaio; m. battaglione; [...] , di primavera e d’autunno; m. rilievo, m. tondo, in scultura (v. mezzorilievo, mezzotondo); cantare a m. voce, borbottare a m. voce (v. voce); fig., m. misure, m. termini (v. rispettivam. misura, termine). Con sign. particolare, in marina, m. forza ...
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dire
(ant. dìcere) v. tr. [lat. dīcĕre] (pres. dico, dici [ant. o pop. di’], dice, diciamo, dite, dìcono; imperf. dicévo, ecc.; pass. rem. dissi, dicésti, ecc.; fut. dirò, ecc.; condiz. dirèi, ecc.; [...] quello che senti; ciascuno voleva d. la sua (esprimere il proprio parere, intervenire nella discussione e sim.); ti dirò tutto a voce; me l’ha detto nell’ultima lettera; d. le cose con naturalezza, con semplicità, con franchezza; io le cose le dico ...
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corpo
còrpo s. m. [lat. cŏrpus «corpo, complesso, organismo»]. – 1. a. Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia. Più propriam., in fisica, insieme discontinuo di elementi [...] ., concretarsi; avere c., avere consistenza, forza, densità: carta, vino, tinta che ha poco c.; avere un bel c. di voce, buon volume di voce. Pittura a c., quella risultante da un impasto di pigmenti assai ricco e di consistente spessore; è l’opposto ...
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canto1
canto1 s. m. [lat. cantus -us, der. di canĕre «cantare»]. – 1. a. Movimento ritmico della voce dall’uno all’altro grado della serie dei suoni; con sign. concr., espressione vocale della musica, [...] ’estate è una sera d’estate E adesso avrà più senso Il c. degli ubriachi (Vittorio Sereni). Per estens., di uccelli canori, voce modulata (distinta dal richiamo o dalle voci o dal verso o dal grido) consistente in una frase composta di suoni simili o ...
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Serie o insieme di suoni articolati emessi dall’Uomo, prodotti dalle vibrazioni delle corde vocali nella laringe durante l’espirazione dell’aria e fatti risuonare all’interno della faringe, della cavità orale e delle fosse nasali che ne determinano...
voce
Serie o insieme di suoni articolati (➔ fonazione), o anche inarticolati, alla cui produzione concorrono fondamentalmente l’apparato respiratorio, con funzione di mantice, che ne condiziona l’intensità, la laringe, che ne regola l’ampiezza,...