cisplatino
s. m. inv. Sostanza farmacologica usata nella chemioterapia. ◆ Vito Lorusso, con la supervisione del professor [Mario] De Lena, è riuscito a bruciare tutti sul tempo e a cancellare dalla «chemio» [...] necessari per la cura, praticamente il responsabile principale della perdita di appetito e di quell’insopportabile sensazione di vomito. (Piero Ricci, Repubblica, 8 maggio 2001, p. 5) • Il cisplatino fu introdotto in terapia negli anni 70, seguito ...
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antabuse
‹äntëbi̯ùu∫› s. ingl. [comp. del gr. ἀντί «contro» e abuse «abuso»], usato in ital. al masch. – Nome commerciale di un preparato (disolfuro di tetraetiltiurame) usato nel divezzamento degli [...] alcolisti; la sua somministrazione mette l’individuo nell’assoluta incapacità d’ingerire qualsiasi bevanda alcolica, per i gravi disturbi cui darebbe luogo (vomito, reazioni vasomotorie, lipotimie, ecc.). ...
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arsenicismo
s. m. [der. di arsenico]. – In medicina, avvelenamento cronico da arsenico, di solito dovuto a cause professionali, criminose o terapeutiche, che si manifesta con vomito, diarrea, disturbi [...] di circolo, turbe psichiche e sensoriali, lesioni nervose, cutanee, ecc ...
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otomastoidite
s. f. [comp. di oto- e mastoidite]. – In medicina, mastoidite che insorge nel corso di un’otite media, generalm. purulenta; o. latente del lattante, una delle cause frequenti delle tossicosi [...] del lattante nei primi mesi, anche in assenza di disturbi digestivi, che si manifesta con irrequietezza, vomito, anoressia, diminuzione di peso, febbre incostante. ...
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acetonemia
acetonemìa s. f. [comp. di acetone e -emia]. – Accumulo nel sangue di quantità eccessive di corpi acetonici, che nell’adulto si riscontra in forme gravi di diabete o in conseguenza a un digiuno [...] prolungato. In patologia infantile, sindrome i cui fenomeni più appariscenti sono rappresentati da vomito ripetuto, cospicua eliminazione urinaria di acetone (acetonuria) e odore caratteristico dell’alito (alito acetonico); rara nei lattanti, ...
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acetonemico
acetonèmico agg. [der. di acetonemia] (pl. m. -ci). – Relativo all’acetonemia o caratteristico di questa sindrome: vomito acetonemico. ...
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acidosi
acidòṡi s. f. [der. di acido 1, col suff. -osi]. – In medicina, stato tossico dovuto a un abnorme accumulo di sostanze acide nel sangue o a un’abnorme perdita di sostanze alcaline dal sangue; [...] si può verificare nel corso di processi morbosi (vomito acetonemico, diabete grave scompensato, nefrite cronica con insufficienza renale, cachessia, shock, avvelenamenti), ma tendenzialmente si ha già in certe condizioni fisiopatologiche (fatica, ...
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tosse
tósse (ant. tóssa) s. f. [lat. tŭssis]. – In medicina, fenomeno riflesso di natura irritativa (ma anche controllabile e producibile volontariamente) che modifica il normale andamento degli atti [...] un atto singolo; accesso di tosse o t. accessionale e nei casi più violenti t. spasmodica, t. emetizzante (se provoca il vomito), differenziate secondo la durata in insulto di tosse, più breve, e nodo di tosse, più lungo. Nell’uso corrente: avere la ...
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tossicosi
tossicòṡi s. f. [der. di tossico1, col suff. -osi]. – In medicina, il complesso delle manifestazioni morbose legate alla diffusione nell’organismo di sostanze tossiche endogene (tossiemia), [...] arteriosa, ecc.; t. del lattante, sindrome contrassegnata da gravi fenomeni tossici, che colpisce soprattutto il lattante alimentato artificialmente, e si manifesta con inappetenza, vomito, diarrea, disidratazione, febbre, stato di prostrazione, ecc. ...
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tossinfezione
tossinfezióne s. f. [comp. di toss- e infezione]. – In medicina, nome generico di malattie infettive sostenute da germi patogeni capaci di produrre esotossine responsabili delle caratteristiche [...] (per es., il tetano). In partic., t. alimentare, affezione acuta dell’apparato gastroenterico caratterizzata da vomito, diarrea, febbre, compromissione delle condizioni generali, determinata dall’assunzione di alimenti contaminati da batterî e/o ...
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Atto riflesso di difesa, con il quale viene emesso dalla bocca il contenuto dello stomaco ed eccezionalmente dell’intestino. Consiste in un complesso di contrazioni dei muscoli dell’addome e del diaframma con chiusura della glottide e apertura...
Nel linguaggio medico, vomito di sangue proveniente dall’apparato digerente: si verifica nelle emorragie esofagee, gastriche, duodenali; è per lo più sintomo di ulcera gastrica o di cirrosi epatica. La cura richiede digiuno, immobilità, emostatici...