essiccosi
essiccòṡi s. f. [der. di essiccare, col suff. medico -osi]. – In medicina, condizione morbosa caratterizzata da disidratazione dell’organismo, raramente connessa a mancato apporto idrico, molto [...] più spesso conseguenza di eventi patologici (diarrea profusa, vomito incoercibile, diabete insipido, ecc.) che provocano perdite cospicue di acqua. ...
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colite
s. f. [der. di colon2, col suff. -ite]. – Infiammazione del colon nel suo complesso (quella del suo ultimo tratto, cioè del sigma colico, prende il nome di sigmoidite); è causata principalmente [...] da infezioni batteriche o da alterazioni del contenuto intestinale, e si manifesta con coliche, nausee, vomito, diarrea e forti dolori addominali nella forma acuta, con sintomi più miti ma persistenti nella forma cronica. C. muco-membranosa, ...
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ricevere
ricévere v. tr. [lat. recĭpĕre, comp. di re- e capĕre «prendere»]. – 1. Prendere ciò che viene dato (oppure consegnato, mandato, recapitato, somministrato, trasmesso) o che si porge da sé; è [...] il serbatoio non riceve altra acqua, è già pieno; il malato non può r. cibo, in quanto questo gli può provocare il vomito; e analogam.: un medicamento che il mio stomaco non riceve. b. Prendere, avere, di cose che arrivano o derivano dall’esterno: il ...
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ricinina
s. f. [der. di ricino, col suff. -ina]. – In chimica organica, alcaloide contenuto nei semi e nelle foglie del ricino comune, sostanza cristallina di sapore amaro la cui ingestione provoca nausea [...] e vomito. ...
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emetizzante
emetiżżante agg. [der. di emeto-]. – Che provoca il vomito: tosse e., quella, particolarmente violenta e accessionale, che si osserva in alcune affezioni toraciche. ...
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ispessimento
ispessiménto (o inspessiménto) s. m. [der. di ispessire]. – L’atto e, più spesso, l’effetto dell’ispessire o dell’ispessirsi. In medicina, i. del sangue (anche in forma lat., inspissatio [...] , osservabile per lo più come conseguenza di forti perdite di liquidi organici (per es., per diarree profuse, vomito incoercibile, poliuria). Nella tecnica, processo con il quale si realizza, attraverso la sedimentazione, un aumento del contenuto ...
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emicrania
emicrània s. f. [dal lat. tardo hemicrania, gr. ἡμικρανία, comp. di ἡμι- «mezzo1» e κρανίον «cranio»]. – In medicina, affezione caratterizzata da cefalea accessionale per lo più unilaterale, [...] generalmente preceduta da alterazioni della funzione visiva accompagnata spesso da disturbi a carico dell’apparato digerente (vomito, nausea, ecc.); più frequente nel sesso femminile, è probabilmente connessa alla presenza di un fattore ereditario, e ...
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chinetosi
chinetòṡi (o cinetòṡi) s. f. [der. del gr. κινητός «mobile», col suff. -osi]. – Nel linguaggio medico, malessere provocato da spostamenti ritmici o irregolari del corpo (in automobile, in aereo, [...] in barca, ecc.), caratterizzato da nausea, vomito, vertigini, attribuibili a ipereccitabilità dell’apparato vestibolare. ...
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sbomicare
v. intr. [voce diffusa, con varianti, in Sicilia, per vomitare, vomicare (cfr. anche tosc. ant. bomicare), col pref. s- (nel sign. 3)] (io sbòmico, tu sbòmichi, ecc.; aus. avere o essere), [...] raro. – Uscire con forza, sgorgare come un getto di vomito: menzogne vergognose, cupi livori, ... desiderii inconfessati: tutto, tutto ti riviene fuori, ti sbòmica, e ne resti sconcertato e atterrito (Pirandello). ...
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solanina
s. f. [der. del nome del genere Solanum (v. solano2)]. – Composto organico, glicoside che per idrolisi si scinde nell’alcaloide solanidina e in glicosio, galattosio e ramnosio, presente in varie [...] o lasciati esposti alla luce, ma viene inattivata dal calore. In piccole dosi induce uno stato letargico, in dosi maggiori vomito, diarrea e anche gravi disturbi cardiaci; intossicazioni gravi e, in certi casi, anche mortali, sono state osservate in ...
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Atto riflesso di difesa, con il quale viene emesso dalla bocca il contenuto dello stomaco ed eccezionalmente dell’intestino. Consiste in un complesso di contrazioni dei muscoli dell’addome e del diaframma con chiusura della glottide e apertura...
Nel linguaggio medico, vomito di sangue proveniente dall’apparato digerente: si verifica nelle emorragie esofagee, gastriche, duodenali; è per lo più sintomo di ulcera gastrica o di cirrosi epatica. La cura richiede digiuno, immobilità, emostatici...