vulgata
(o volgata; più spesso con iniziale maiusc., Vulgata, Volgata) s. f. – Femm. sostantivato dell’agg. vulgato, e più propriam. forma latina, abbrev. di vulgata editio o versio o lectio, rispettivam. [...] del 4° e l’inizio del 5° sec., sul testo greco detto «dei Settanta» (e già in quell’epoca noto anch’esso come vulgata editio); la denominazione, divenuta stabile nella prima metà del sec. 16° (soprattutto, nell’edizione della Bibbia del 1532), fu ...
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quasimodo
quaṡimòdo. – Nell’espressione domenica q., o di q., con cui viene talora designata la prima domenica dopo Pasqua, cioè la domenica in albis, dalle parole con le quali comincia l’introito della [...] messa in latino di quel giorno: Quasi modo geniti infantes ..., tratte dal versetto 2, 2 della I Epistula Petri. Nella Vulgata, peraltro, la prima parola di tale versetto non è quasi (come è nella tradizione liturgica e ancora nel più recente Missale ...
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strinare
v. tr. [forse lat. *ustrinare, da ustrina «combustione; forno crematorio», der. di ustus, part. pass. di urĕre «bruciare, riardere»; ma sembra ora più convincente l’ipotesi (proposta da S. Boscherini) [...] (che a sua volta deriva dal lat. classico austrinus «del vento austro»), documentato in una versione, anteriore alla Vulgata, della Bibbia dei Settanta dove l’espressione spicae austrinatae di Genesi 41,23 e 27 (corrispondente a percussae uredine e ...
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cupio dissolvi
〈kùpio ...〉 locuz. lat. (propr. «desiderio d’essere dissolto»). – Espressione che ha la sua origine in san Paolo, il quale nella 1a lettera ai Filippesi scrive, secondo il testo della [...] nell’uso come cupio dissolvi ecc., che in questa forma risale con molta probabilità a versioni bibliche anteriori alla Vulgata (cfr. infatti Tertulliano, De patientia 9, 5: «Cupio dissolvi et esse cum Christo, dicit Apostolus»). Col tempo però il ...
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vulgato
(o volgato) agg. [part. pass. di vulgare «volgare, divulgare»], letter. – Diffuso nella conoscenza, noto a molti, o accolto dai più: un’opinione, una credenza v.; essendo vulgata massima che [...] manoscritti o stampe, quando s’intende contrapporre a testo meno diffuso o a lezione meno nota: la redazione che qui presentiamo differisce notevolmente dalla vulgata; l’«Apologetico» è il titolo v. dell’opera più importante di Tertulliano. ...
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clementino
agg. – Relativo a papi di nome Clemente. In partic.: letteratura c., serie di opere di ispirazione ascetica di differenti autori ed età, attribuite a torto dalla tradizione a papa Clemente [...] . (o assol. Clementine), raccolta di decretali promulgata da papa Clemente V nel concistoro del 21 marzo 1314; Vulgata c., l’edizione ufficiale della Vulgata, così detta dal nome del papa Clemente VIII, sotto il cui pontificato fu pubblicata nel 1592 ...
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amichettismo s. m. (iron.) Il comportamento di chi, generalmente da una posizione di potere e di prestigio, favorisce i propri seguaci; nepotismo. ◆ Avatar femminile di Walter Veltroni, cuspide dell’amichettismo [...] ., 3 vv.: «scrittrice a.», 2vv.; «complicità sempre a.»); amichettistica e -o (agg., 11 vv.: «attitudine a. », «vulgata a. », «soddisfazione […] a. », «complicità […] a. », «scrittrice a. », ecc.), l’avverbio amichettisticamente (2 vv.; per es.: «ha ...
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patella
patèlla s. f. [dal lat. patella «padella, piatto» (dim. di patĕra «patera»), che ebbe anche, per traslato, il sign. anatomico]. – 1. In anatomia, lo stesso che rotula del ginocchio. 2. Nome di [...] che vivono lungo le coste di quasi tutti i mari, attaccati agli scogli: hanno conchiglia conica, appiattita, ovale, con numerose strie radiali verso il margine; nel Mediterraneo vivono varie specie (tra cui Patella caerulea, P. rustica, P. vulgata). ...
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accettazione
accettazióne s. f. [dal lat. tardo acceptatio -onis]. – 1. Atto dell’accettare, dell’accogliere: a. di un incarico, di un ricorso; a. di una donazione, di un’eredità; ufficio di a. dei telegrammi [...] senso gradimento). 3. A. di persona, locuz. di origine biblica (corrispondente al gr. προσωποληψία nei Settanta, nella Vulgata acceptio personae), comune nel linguaggio eccles. per indicare un giudizio dato non secondo ragioni di ordine morale, ma ...
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magnate
s. m. [dal lat. tardo (della Vulgata) magnas -atis, der. di magnus «grande»]. – 1. In senso generico, cittadino ragguardevole per autorità e potenza. In partic., come termine storico: a. Nel [...] medioevo, appartenente a una categoria di cittadini (detti anche grandi) di elevata condizione economica e sociale, spesso di nobili origini, i quali avevano una posizione influente nella vita del comune. ...
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(o Volgata) Nome della versione latina della Bibbia, nel testo adottato dalla Chiesa latina.
Nel 4° e 5° sec. si chiamava V. la versione greca dei Settanta e quella latina da essa derivata; il termine V. per intendere la versione latina di s....
(ebr. Miṣpāh) Nella Vulgata, nome (ebraico «posto di vedetta») di località della Palestina e Transgiordania; la più nota è quella situata nella tribù di Beniamino: centro dell’attività di Samuele, dopo la caduta di Gerusalemme fu sede di Godolia,...