forchetta
forchétta s. f. [dim. di forca]. – 1. In genere, sinon. di forcella, in varî suoi sign. 2. Utensile da tavola e da cucina, che serve per infilzare la carne o altri cibi solidi, tenerli fermi [...] alternativi. 5. a. In anatomia umana, f. sternale, l’incisura mediana dell’estremo superiore dello sterno; f. della vulva, la commessura posteriore delle grandi labbra. b. Negli uccelli (anche osso a forchetta), sinon. di forcella. c. Nel cavallo ...
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genitale
agg. [dal lat. genitalis, der. di genĭtus, part. pass. di gignĕre «generare»; anche sostantivato al neutro pl., genitalia -ium]. – Che ha rapporto con la generazione: seme g.; forza, potenza [...] e il pene, e l’apparato g. femminile, che comprende le ovaie, le trombe uterine, l’utero e la vagina internamente, e la vulva esternamente; si allude per lo più agli organi esterni con l’espressione le parti g. (dell’uomo, della donna, di un animale ...
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navicolare
agg. [der. del lat. navicŭla, dim. di navis «nave»; cfr. lat. navicularis «che si riferisce alla navigazione»]. – Che ha forma di piccola nave. In anatomia, osso n., osso del carpo e del tarso, [...] lo stesso che scafoide; fossetta n., nome di alcune depressioni che si trovano in varî punti del corpo (padiglione dell’orecchio, vulva, osso occipitale, ecc.). ...
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vagina
s. f. [dal lat. vagina «guaina, fodero»]. – 1. letter. Fodero della spada, guaina: corse la mano Sovra la spada, e dalla gran vagina Traendo la venìa (V. Monti); fig., poet.: come quando Marsïa [...] di Apollo che scorticò Marsia. 2. In anatomia, l’organo copulatore femminile, costituito da un canale muscolo-membranoso esteso dalla vulva all’utero; nella donna è lunga mediamente 7 cm ed è situata in parte nella pelvi, in parte nello spessore del ...
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vaginolabiale
agg. [comp. di vagina e labiale]. – In medicina, che ha sede all’origine della vagina, in prossimità del grande labbro della vulva: ernia v., ernia del pavimento pelvico, detta anche ernia [...] pudenda ...
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estiomene
estiòmene s. f. [dal fr. esthiomène, che è dal gr. ἐσϑιόμενος «mangiato, corroso», part. pres. passivo di ἐσϑίω «mangiare»]. – In patologia, ulcerazione cronica della vulva, accompagnata da [...] ipertrofia elefantiasica delle parti vicine ...
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fica
(settentr. figa) s. f. [lat. tardo fīca per fīcus «fico»; il sign. fig. era già nel gr. σῦκον «fico»]. – 1. volg. L’organo genitale femminile (ossia vulva e vagina); è frequente nell’uso, non soltanto [...] region., la variante settentr. figa. Per metonimia, ragazza o donna giovane molto attraente: guarda che bella fica! 2. ant. Fare le f. (o la f.), serrare le mani a pugno, facendo sporgere il pollice tra ...
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colpoepisiorrafia
colpoepiṡiorrafìa s. f. [comp. di colpo-, gr. ἐπίσιον «pube» e -rafia]. – Sutura chirurgica della vagina e della vulva, diretta alla riparazione di lesioni traumatiche, specialmente [...] frequenti nel parto ...
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idroadenoma
idroadenòma (o idradenòma) s. m. [comp. di idro- e adenoma] (pl. -i). – In medicina, piccolo tumore benigno della cute, di colorito bianco giallastro, singolo o multiplo, localizzato alle [...] palpebre o alla superficie anteriore del tronco e del collo o alla vulva. ...
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vulva L’insieme degli organi genitali esterni femminili. Nella specie umana, appare come una superficie lievemente rilevata, ovoidale, ad asse sagittale, situata nell’ambito del perineo anteriore. I suoi elementi costitutivi più superficiali...
Ulcerazione cronica della vulva, accompagnata da ipertrofia elefantiasica delle parti vicine; è addebitata ad alcune sottospecie di Chlamydia, agenti eziologici della malattia di Nicolas-Favre.