endometriosi
endometriòṡi s. f. [der. di endometrio, col suff. -osi]. – Malattia caratterizzata dalla presenza e dall’accrescimento progressivo di isole di mucosa uterina nella parete muscolare dell’utero [...] (e. interna), oppure nell’ovaio, vulva, intestino e altri organi (e. esterna). ...
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monte
mónte s. m. [lat. mons mōntis]. – 1. a. Nome generico dei rilievi della crosta terrestre, distinti dalle colline per la maggior altezza (e per l’età geologica, che è almeno terziaria), collegati [...] sono appena accennate o assenti. 4. In anatomia, m. di Venere o del pube, regione situata nella parte anteriore della vulva, posta sul davanti della sinfisi pubica, di forma triangolare, costituita da un cuscinetto di tessuto cellulo-adiposo, il cui ...
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morfea
morfèa s. f. [dal lat. mediev. morphaea, forse dal gr. ἀμορϕία «deformità, bruttezza»]. – 1. Nella medicina antica, nome di una malattia della pelle non ben determinata. 2. In patologia umana, [...] bianca gialliccia, dei mantelli scuri dei cavalli, generalm. localizzata sulle parti coperte da pelle fine o da mucose (bocca, prepuzio, vulva, ano, ecc.). 4. In patologia vegetale, malattia degli alberi (detta anche fumaggine), per cui le foglie e i ...
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sorca
sórca s. f. [femm. di sorco, variante region. di sorcio], region. – 1. Topo di chiavica: trovai una lastra di sasso, ... la caricai a trappola, e la notte seguente ebbi la consolazione di sentirla [...] scoccare, ed udire l’ultimo addio d’una grossa s. che v’era sotto (D’Azeglio). 2. volg. Vulva, l’organo genitale femminile. ...
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ulcera
ùlcera s. f. (ant. ùlcere s. m. o f.) [dal lat. ulcus -cĕris, neutro, affine al gr. ἕλκος]. – 1. In medicina, soluzione di continuo, di forma rotondeggiante o ovale, dei tegumenti e dei tessuti [...] , trofica, neoplastica, ecc.; u. sifilitica o dura, u. venerea o molle; u. gastrica, u. duodenale; u. della cornea, della vulva); la terapia è sia clinica sia chirurgica. Nel linguaggio com. con ulcera, senz’altra specificazione, si intende l’ulcera ...
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circoncisione
circonciṡióne s. f. [dal lat. tardo circumcisio -onis; v. circoncidere]. – Escissione totale o parziale del prepuzio, praticata a scopo religioso o iniziatico soprattutto tra gli Ebrei, [...] c. femminile per indicare l’asportazione di parte o dell’intera clitoride e, talora, delle grandi e piccole labbra della vulva femminile (v. infibulazione). C. del Signore, festa che cade il 1° gennaio, ottavo giorno dalla nascita di Gesù, giorno in ...
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episiostenosi
epiṡiostenòṡi s. f. [comp. di episio- e stenosi]. – Nel linguaggio medico, anormale ristrettezza della vulva, per malformazione congenita o per processi morbosi acquisiti. ...
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sessuale
sessüale agg. [dal lat. tardo sexualis, der. di sexus «sesso»]. – 1. Del sesso, che riguarda il sesso: sviluppo s.; raggiungere la maturità sessuale. In partic.: a. In biologia animale, con [...] (ovaie, salpingi, utero e vagina nella femmina, e testicoli, vie spermatiche e prostata nel maschio) e organi s. esterni (vulva, monte di Venere nella femmina, e scroto, pene, monte del pube, nel maschio); caratteri s., il complesso delle peculiarità ...
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imene1
imène1 s. m. [dal lat. tardo hymen, gr. ὑμήν -ένος «pelle, membrana»]. – In anatomia, la membrana mucosa che limita l’accesso all’ostio vaginale, tesa come un setto incompleto fra vulva e vagina; [...] viene lacerata o interrotta nel primo rapporto sessuale ...
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infibulazione
infibulazióne s. f. [der. di infibulare]. – 1. Operazione, praticata nell’antichità e presso alcune popolazioni anche in tempi recenti, consistente nell’applicare un anello al prepuzio [...] , praticando un taglio intorno alle grandi labbra che, unite e rimarginate, determinano una cicatrizzazione che restringe l’ostio vulvare. 2. In zootecnia, operazione analoga praticata, mediante l’applicazione di un anello, allo scopo di evitare l ...
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vulva L’insieme degli organi genitali esterni femminili. Nella specie umana, appare come una superficie lievemente rilevata, ovoidale, ad asse sagittale, situata nell’ambito del perineo anteriore. I suoi elementi costitutivi più superficiali...
Ulcerazione cronica della vulva, accompagnata da ipertrofia elefantiasica delle parti vicine; è addebitata ad alcune sottospecie di Chlamydia, agenti eziologici della malattia di Nicolas-Favre.