dama1
dama1 s. f. [dal fr. dame, che, come l’ital. donna, risale al lat. domĭna «signora»; non è accertato se, nel sign. 4 e nel sign. 5 (così come in altre accezioni tecnologiche affini), la voce fr. [...] , cioè di raggiungere la linea estrema opposta; la pedina avversaria che s’incontra, quando abbia immediatamente dietro una casella vuota, viene scavalcata e mangiata, cioè eliminata dal gioco (mangiare è sempre obbligatorio; in caso di rifiuto o di ...
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baroscopio
baroscòpio s. m. [comp. di baro- e -scopio]. – 1. Strumento per valutare in modo approssimativo o, più semplicem., per mettere in evidenza la pressione atmosferica; è un baroscopio, per es., [...] di Archimede nei gas: è costituito da una bilancia avente al posto dei piatti due sfere metalliche, una grande, vuota, ermeticamente chiusa, l’altra piccola e massiccia, scorrevole lungo il giogo; collocata la bilancia, in posizione di equilibrio ...
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karate
karatè (o karàte; poco com. caratè) s. m. [dal giapp. karate 〈karate〉, propr. «a mano (te) vuota (kara)», cioè disarmata]. – Tecnica di lotta praticata, come mezzo di offesa e di difesa, in Giappone [...] (dove fa parte delle «arti marziali nipponiche»); pur facendo uso dei soli mezzi naturali, è notevolmente pericolosa, in quanto tende a colpire i punti vitali del corpo dell’avversario con la mano aperta ...
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digiuno3
digiuno3 s. m. [uso sostantivato dell’agg. digiuno1]. – In anatomia, la seconda porzione dell’intestino tenue, che costituisce il tratto iniziale dell’intestino mesenteriale, così detta perché, [...] a causa del rapido passaggio del cibo nel suo interno, risulta prevalentemente vuota. ...
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squallore
squallóre s. m. [dal lat. squalor -oris, der. di squalere; v. squallido]. – 1. Aspetto squallido, di tristezza, di miseria, d’abbandono: che s. in quella casa!; regioni un tempo così fiorenti, [...] davanti (Boccaccio). 2. Grigiore, monotonia, senso di inutilità, tristezza: lo s. di giornate sempre uguali, di una vita vuota; l’amaro s. delle maschere a carnevale terminato, allorché la pesante vita di tutti i giorni si riaffaccia (Soldati). ...
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topo1
tòpo1 s. m. [in origine, variante dial. di talpa (v. topa)]. – 1. a. Nome comune dei roditori della famiglia muridi e di altre famiglie affini (gliridi, cricetidi); in senso più ristretto il nome [...] , sottili e aguzzi; fare la fine del t., rimanere intrappolato; ci ballano, o ci possono ballare i t., di una casa ampia ma vuota e squallida, oppure disabitata (v. anche le locuz. e i detti prov. citati nel n. 1 a della voce gatto). Per i varî ...
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maraca
s. f., spagn. [prob. da una voce guaranì]. – Strumento musicale di origine sudamericana, formato da una zucca vuota o da una sfera cava di legno contenente semi secchi o sassolini, che viene impugnata [...] per un manico e scossa ritmicamente; se ne usano in genere due insieme, una per mano, per cui è più usata la forma del plur. maracas ...
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marimba
s. f. [da una voce indigena dell’Africa]. – Strumento musicale a percussione presente in molte culture africane e poi diffuso nel Messico e nel Sud America: simile allo xilofono (ma di suono [...] più grave e cupo), è composto da un numero vario di tavolette di legno, munite ciascuna di un risuonatore (di zucca vuota, di canna di bambù o, più recentemente, nella versione usata dalle orchestre classiche e jazz, di metallo), che vengono percosse ...
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uscita
s. f. [der. di uscire]. – 1. a. L’atto di uscire, di andare o venire fuori da un luogo chiuso o considerato come tale: l’u. degli scolari dalla scuola, l’u. degli impiegati dall’ufficio; l’u. [...] e restare fuori della caserma (o del collegio). Di attori che escono dalla scena: l’u. della primadonna lascia la scena vuota (come didascalia); qualche volta invece si usa per indicare l’entrata in scena dell’attore: l’u. del comico fu salutata ...
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