vanagloria
vanaglòria s. f. [dalla locuz. lat. vana gloria «vanteria vuota»]. – Sentimento di vanità, di fatuo orgoglio, per cui si ambisce la lode per meriti inesistenti o inadeguati; nella teologia [...] morale cattolica è definita come l’immoderato desiderio di manifestare la propria superiorità e di ottenere le lodi degli uomini: peccare di vanagloria ...
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superluogo
(super-luogo), s. m. Struttura architettonica separata dal tessuto urbano e priva di una propria identità, costruita come centro di incontro e di commercializzazione, che si impone sul territorio [...] ma soprattutto centri commerciali e outlet hanno perso da tempo le caratteristiche di contenitore anonimo e senza identità, di zona vuota di senso e di storia, e si sono trasformati in oggetti architettonici che dominano il territorio in cui sorgono ...
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vano
agg. e s. m. [lat. vanus, agg., con i varî sign. dell’agg. ital.]. – 1. agg. Vuoto, internamente vuoto, cavo: un guscio v.; la fe’ salire Là dove il monte era forato e vano (Ariosto); ella, più [...] vana come la sanese? (Dante). Estens., di atti che rivelino vanità, frivolezza: v. ostentazione; discorsi vani. 3. s. m. a. Vuoto, spazio vuoto. In usi poet., riferito all’aria: Nel v. tutta sua coda guizzava (Dante); tutt’a un tratto, si sentì venir ...
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bema
bèma s. m. [traslitt. del gr. βῆμα (neutro) «passo», poi anche «gradino» e «tribuna», der. di βαίνω «camminare»], invar. (gr. pl. βήματα). – 1. Unità di misura di lunghezza in uso presso gli antichi [...] il nome della festa solenne commemorativa della «passione» del fondatore, Mani: vi era oggetto di venerazione la cattedra vuota e velata, che rappresentava quella dell’«apostolo» e il suo insegnamento, ma simboleggiava anche il tribunale di Cristo ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole [...] .; Ivi s’attende sol parole a vendere (Poliziano), a dare a intendere frottole. b. Con valore limitativo, al plur., frasi vuote, espressioni prive di un effettivo contenuto, in contrapp. alle idee, ai concetti: un mare, un diluvio di parole; quante p ...
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cenotafio
cenotàfio s. m. [dal lat. tardo cenotaphium, gr. κενοτάϕιον, comp. di κενός «vuoto» e ταϕός «tomba»]. – Tomba vuota e, più comunem., monumento sepolcrale, innalzato in onore di qualche illustre [...] defunto, senza che il suo cadavere vi sia effettivamente sepolto: il c. di Dante nella chiesa di S. Croce in Firenze ...
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stomaco
stòmaco s. m. [lat. stŏmăchus, che è dal gr. στόμαχος «gola, stomaco»] (pl. -ci o -chi). – 1. a. In anatomia e fisiologia, organo fondamentale dell’apparato digerente dei vertebrati, che interviene [...] . b. Frequenti nell’uso com. le espressioni riempire, riempirsi lo s., mangiare in abbondanza; a s. vuoto, pieno (lo stesso, ma meno volg., che a pancia vuota, piena); avere uno s. forte, di ferro, di struzzo, capace di digerire ogni cosa o, al ...
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anforico
anfòrico agg. [der. di anfora] (pl. m. -ci). – In semeiotica medica, di fenomeno acustico simile a quello che si verifica soffiando sopra l’apertura di una bottiglia vuota: soffio a., respiro [...] anforico ...
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secco
sécco agg. e s. m. [lat. sĭccus] (pl. m. -chi). – 1. agg. a. Privo d’acqua, di umidità, di umore, spec. con riferimento a condizioni atmosferiche: aria s., vento s., tempo s., non piovoso, con [...] mamma (Manzoni). Con sign. più partic., sapere di secco, del vino che, tenuto in una botte secca (rimasta cioè per lungo tempo vuota) ne ha preso lo sgradevole sapore. e. Con varie accezioni, è molto com. la locuz. avv. e agg. a secco, propriam. senz ...
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fixer
s. m. inv. Chi aiuta a stabilire contatti; con particolare riferimento a chi è nato o vive in zone di guerra e aiuta i giornalisti a entrare in contatto con gli ambienti locali. ◆ Romain [Zaleski], [...] ma mai tradirli. (Alberto Statera, Repubblica, 26 settembre 2005, p. 10) • «Ksm», che subisce un pesante trattamento, vuota il sacco. E spiattella chi si nasconde dietro l’enigmatica figura: Adnan Gulshair Al Shukrijumah. Oggi ventottenne, originario ...
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