sensazione
sensazióne s. f. [dal lat. tardo sensatio -onis, der. di sensus -us «senso»]. – 1. Ogni stato di coscienza in quanto sia avvertito come prodotto da uno stimolo esterno o interno al soggetto: [...] o psichico non provocato (o non sentito come provocato) da stimoli di natura organica: provare una s. di benessere, di disagio, di vuoto, di solitudine, ecc. (cfr. l’uso di senso e di sentimento con lo stesso sign.); era una s. deliziosa, come di una ...
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mettere
méttere v. tr. [lat. mĭttĕre «mandare», nel lat. tardo «mettere»] (pass. rem. miṡi, mettésti, ecc. [pop. tosc. méssi, mésse, méssero]; part. pass. mésso). – Verbo di sign. ampio e generico, dai [...] piede); con sign. più ovvî, m. un piede in fallo, posarlo su terreno malsicuro, cedevole, o spingerlo inavvertitamente nel vuoto; m. il piede sul collo a qualcuno (e con sign. anche più grave mettersi qualcuno sotto i piedi), sottometterlo duramente ...
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in vacuo
〈... vàkuo〉 locuz. lat. – Espressione usata talora, spec. in passato, nel linguaggio scient. e in partic. nella fisica sperimentale, invece della corrispondente locuz. ital. nel vuoto; per es., [...] esperimento in vacuo ...
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senso
sènso s. m. [lat. sēnsus -us, der. di sentire «percepire», part. pass. sensus]. – 1. a. La facoltà di ricevere impressioni da stimoli esterni o interni (affine quindi a sensibilità): gli animali [...] che abbiano un s. comune, con lo stesso sign.); per lo più in frasi negative: parole, frasi, discorsi senza s., privi di s., vuoti di senso; non c’è senso in quello che dici. Con sign. più ampio, anche riferito ad azioni e comportamenti: ciò che fai ...
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decente
decènte agg. [dal lat. decens -entis, part. pres. di decere «esser conveniente»]. – 1. a. Conforme alle norme del pudore, della dignità, del decoro: tenere un contegno d.; presentarsi in abito [...] d. a quel giardino (Boccaccio). 2. letter. raro. Che ha grazia e leggiadria: A le decenti Cariti [le Grazie], Ecco, tre nappi io vuoto (Carducci). ◆ Avv. decenteménte, in modo decente, con rispetto delle convenienze: essere decentemente vestito. ...
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invano
(non com. 'in vano') avv. [lat. tardo in vanum (dall’agg. vanus «vano, vuoto, inutile»), diffuso soprattutto attraverso il primo comandamento: Non assumes nomen Domini Dei tui in vanum (Esodo [...] XX, 7), tradotto correntemente in ital. «non nominare il nome di Dio invano», ma che originariamente significa «non chiamare Dio a testimonio per cose vane, futili o false»]. – Lo stesso che inutilmente, ...
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niobio
nïòbio s. m. [lat. scient. Niobium, der. del nome lat. della mitica Niobe, figlia di Tantalo, perché fu identificato in un campione contenente tantalio, elemento già noto]. – Elemento chimico, [...] alte temperature), e, in lega con altri metalli, in missilistica, nelle turbine a gas, nella tecnica dei tubi ad alto vuoto, in metallurgia. Carburo di n., polvere durissima che fonde a circa 3900 °C ed è insolubile nella maggior parte degli acidi ...
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schiaccia
schiàccia (tosc. stiàccia) s. f. [der. di schiacciare]. – 1. non com. L’atto di schiacciare, schiacciamento: aveva preso fra le braccia ... e stringeva il nemico, dandogli tale s. dalla gabbia [...] delle costole, che quello spingava alla disperata coi piedi nel vuoto (Bacchelli). 2. Trappola rustica, costruita con rami d’albero, usata in passato per la cattura della selvaggina e, nelle riserve di caccia, per controllare gli animali predatori ( ...
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adultocentrico
(adulto-centrico), agg. Che pone al centro dei propri interessi chi è adulto; fatto a uso e consumo degli adulti. ◆ Più in generale, dice [Livia Pomodoro], le critiche sono dovute a «una [...] gli ha dato; e molto spesso arrivano qui dopo essere stati devastati da tentativi di procreazione assistita andati a vuoto». (Giovanni Bianconi, Corriere della sera, 30 luglio 2000, p. 1, Prima pagina) • È una generazione anfibia. Disposta (costretta ...
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mezzo1
mèżżo1 agg. [lat. mĕdius]. – 1. a. Di ogni cosa che (per numero, quantità, grandezza, volume, massa, durata, valore, ecc.) è o si considera la metà dell’intero: m. dozzina, m. migliaio; m. battaglione; [...] le saracinesche erano mezzo abbassate. Più spesso, ha sign. affine a «in parte, pressoché, quasi»: il treno era m. vuoto; s’era mezzo addormentata; una casa mezzo diroccata; era ancora m. nudo; frutta mezzo guasta; vino m. acido; erano mezzo ubriachi ...
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vuoto Lo spazio vuoto, privo di qualsiasi materia, anche dell’aria.
Antropologia
Il concetto di v. e il termine corrispondente nelle varie lingue europee è talora usato erroneamente per indicare lo stato primordiale anteriore all’origine del...
vuoto
Nella definizione aristotelica (Fisica, IV, 1, 208b 26), ciò che si dà come totalmente privo di corpi; nella sua accezione di luogo e limite dell’esistente esso è strettamente correlato alla nozione di spazio (➔). Negato nella filosofia...