vanita
vanità s. f. [dal lat. vanĭtas -atis, der. di vanus «vano, vuoto»]. – 1. a. letter. Il fatto, la condizione di essere senza corpo, privo di consistenza materiale: Noi passavam su per l’ombre che [...] adona La greve pioggia, e ponavam le piante Sovra lor vanità che par persona (Dante). b. L’essere inefficace, inutile, senza effetto: la v. delle sue minacce, delle sue promesse, delle nostre fatiche; ...
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gozzo1
gózzo1 s. m. [prob. accorciamento di gargozzo]. – 1. Negli uccelli, la porzione dilatata dell’esofago (detta anche ingluvie), in cui il cibo può essere immagazzinato e trattenuto per un certo [...] . 2. estens., pop. a. Stomaco, soprattutto in alcune frasi: empirsi il g., mangiare avidamente, a sazietà; avere il g. pieno, vuoto, e sim. Cfr. i der. ingozzare e ingozzarsi. b. Gola: Cerbero vostro, se ben vi ricorda, Ne porta ancor pelato il mento ...
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simmetria
simmetrìa s. f. [dal gr. συμμετρία, comp. di σύν «con» e μέτρον «misura»]. – 1. Ordinata distribuzione delle parti di un oggetto (di un edificio, di una struttura, di un’opera d’arte, ecc.) [...] spontanea della s. quando la simmetria delle equazioni dinamiche non è rispettata dallo stato fondamentale, lo stato di vuoto: questo meccanismo è alla base del modello standard (v. standard) delle interazioni elettrodeboli. 4. Con sign. più generico ...
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costante
agg. e s. f. [dal lat. constans -antis, part. pres. di constare «fermarsi, star fermo»]. – 1. agg. Stabile, durevole, continuo: volontà, desiderio c.; un dolore c. alla spalla; piogge c.; di [...] di luogo e di tempo e dallo stato fisico dei corpi interessati (per es., la carica dell’elettrone, la velocità della luce nel vuoto). Nella fisica atomica, c. di Planck (simbolo h) è il rapporto tra il quanto di energia raggiante e la frequenza dell ...
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andare1
andare1 v. intr. [etimo incerto; nella coniugazione, il tema and- si alterna in alcune forme con il tema vad- del lat. vadĕre «andare»] (pres. indic. vado [tosc. o letter. vo, radd. sint.], vai, [...] . della terminologia della navigazione), procedere senza inciampi, favorevolmente; andar liscio, non incontrare ostacoli, procedere senza difficoltà; a. a vuoto, riuscir vano, non avere l’effetto voluto; a. a rotoli (v. rotolo1, n. 4); a. all’aria, a ...
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orrore
orróre s. m. [dal lat. horror -oris, der. di horrere (v. orrido)]. – 1. a. Impressione violenta di ribrezzo, di repulsione, di spavento, provocata nell’animo da cose, avvenimenti, oggetti, persone [...] in o. il sangue, la menzogna; ho o. per la solitudine; ho in o. qualsiasi eccesso. Con sign. affine, o. del vuoto, v. horror vacui. 2. letter. Senso di sbigottimento ispirato dalle tenebre, dall’oscurità: un solitario orrore D’ombrosa selva mai tanto ...
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thermos
thèrmos 〈tèrmos〉 s. m. [dal gr. ϑερμός «caldo», in origine nome brevettato ingl. (1907)]. – Recipiente termoisolante (nell’uso ital. anche tèrmos e raram. tèrmo), di caratteristiche analoghe [...] di Dewar (v. dewar), costituito da una bottiglia di vetro argentato a doppia parete, nella cui intercapedine è fatto il vuoto, con un rivestimento esterno di metallo, di plastica o di altro materiale rigido; serve a mantenere le bevande per qualche ...
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risentire
v. tr. [comp. di ri- e sentire] (io risènto, ecc.). – 1. Sentire di nuovo, nel senso di ascoltare: non voglio r. quegli sciocchi discorsi; quando risente quella canzone, si commuove. Nel rifl., [...] che si è precedentemente subìto: con questo freddo anche i fiori se ne risentono; Sotto le scorze, e come per un vuoto, Di già gli umori si risentono (Ungaretti). c. Reagire bruscamente, con irritazione e animosità, a un rimprovero o ad altri atti ...
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fame
s. f. [lat. fames]. – 1. a. Sensazione viscerale stimolata dal bisogno del cibo, avvertita a distanza varia dal pasto, dapprima nella forma lieve di appetito, poi in quella definita di fame, caratterizzata [...] In medicina, dolori da f., nei soggetti affetti da malattia ulcerosa, i dolori brucianti avvertiti all’epigastrio a stomaco vuoto, che si calmano dopo l’ingestione di cibo; febbre da f., antico nome del tifo esantematico (le cui epidemie prediligono ...
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vaso
vaṡo s. m. [lat. pop. vasum (e vasus), per il lat. class. vas vasis (ma già nel lat. class. il plur. era della 2a decl., vasa -orum)] (pl. -i, ant. le vasa). – 1. a. Nome generico dato a recipienti [...] , di vetro, di cristallo, di marmo, d’alabastro, di rame, di bronzo, d’argento; v. ornamentali; un v. cinese, giapponese; riempire, vuotare un v.; v. pieno fino all’orlo, v. traboccante; mettere i fiori in un vaso; per l’espressione la goccia che fa ...
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vuoto Lo spazio vuoto, privo di qualsiasi materia, anche dell’aria.
Antropologia
Il concetto di v. e il termine corrispondente nelle varie lingue europee è talora usato erroneamente per indicare lo stato primordiale anteriore all’origine del...
vuoto
Nella definizione aristotelica (Fisica, IV, 1, 208b 26), ciò che si dà come totalmente privo di corpi; nella sua accezione di luogo e limite dell’esistente esso è strettamente correlato alla nozione di spazio (➔). Negato nella filosofia...