alucita
alùcita s. f. [lat. scient. Alucita, dal lat. alucĭta, forse nome di una specie di zanzara]. – Genere di farfalle della famiglia degli pteroforidi, che comprende l’alucita pentadattila (A. pentadactyla), [...] più nota in ital. come pterofora dalle cinque dita (v. pterofora) ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel [...] non viene ulteriormente specificato, mediante il confronto con tipi analoghi o somiglianti: mi ha punto uno strano insetto, una s. di zanzara; qui il terreno forma una s. di avvallamento; mi hanno dato da mangiare una s. di minestra che era qualcosa ...
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killer
‹kìlë› s. ingl. [der. di (to) kill «uccidere, ammazzare»] (pl. killers ‹kìlë∫›), usato in ital. al masch. – 1. Sicario, persona che assassina su commissione, per conto cioè di un mandante; più [...] , anche con funzione appositiva, chi o che provoca la morte, assassino: in Africa la malaria è un k. spietato; squalo, zanzara killer. 2. In usi estens. e fig., e spesso con funzione appositiva: a. Denominazione di imbarcazioni (killer boat o killer ...
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pinzare
v. tr. [voce onomatopeica (affine a pizzicare), forse con influenza del fr. pincer, anch’esso di origine onomatopeica], region. e fam. – 1. Pungere, punzecchiare, riferito a insetti: mi ha pinzato [...] una vespa, una zanzara, un pappataci; meno com., pizzicare col becco, beccare: il cardellino veniva a posarsi sulla spalla dell’uno o dell’altra e si metteva a pinzar loro il collo grinzoso o il lobo dell’orecchio (Pirandello). 2. Afferrare, ...
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mordere
mòrdere v. tr. [lat. mordēre, con mutamento di coniug.] (pass. rem. mòrsi, mordésti, ecc.; part. pass. mòrso, ant. morduto). – 1. a. Addentare, stringere con, o fra, i denti; afferrare fortemente [...] mano che soccorre (o accarezza), mostrarsi ingrato. Nell’uso fam., anche, per estens., di insetti che pungono: lo ha morso una zanzara. b. Meno com., addentare voracemente, per mangiare a grossi bocconi: m. il pane, una mela; c’è qualcosa da m., da ...
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zampa
s. f. [forse incrocio di zanca con gamba]. – 1. a. L’intero arto di un animale, dall’articolazione prossimale alla parte che tocca terra: le z. del cane, del gatto, del cavallo, del leone, ecc.; [...] le z. della lucertola, del rospo, ecc.; le z. della mosca, della zanzara, del grillo; z. lunghe, corte, piccole, grosse, esili, robuste, pelose; alzare, abbassare, piegare le z.; allungare, ritirare, tenere alzata o sospesa una z.; il maiale aveva le ...
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morso2
mòrso2 s. m. [lat. mŏrsus -us, der. di mordēre «mordere», part. pass. morsus]. – 1. a. L’atto del mordere (di uomini o di animali), dell’affondare cioè i denti in una materia, per staccarne un [...] sofferto la fame, aver conosciuto la miseria); antidoto contro i m. di vipera. Di insetti parassiti, la puntura: il m. della zanzara, della pulce; fig., sono morsi di pulce, di azioni o parole malevole che non sortiscono il loro effetto e non turbano ...
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beccare
v. tr. e intr. [der. di becco1] (io bécco, tu bécchi, ecc.). – 1. a. Afferrare, prendere il cibo col becco: non beccano ancora questi piccioncini; i cardellini stavano beccando il miglio; prov., [...] mai di beccarsi; quando sono insieme si beccano continuamente. b. estens. Pungere, detto d’insetti: mi ha beccato una zanzara. c. Nel gergo teatrale (esteso anche ad altre forme di spettacolo), esprimere con frasi pungenti, risate, mormorii, una ...
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cedere
cèdere v. intr. e tr. [dal lat. cedĕre] (pass. rem. io cedéi o cedètti, ant. cèssi, tu cedésti, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) a. Ritirarsi, indietreggiare, cessare di opporre resistenza: c. all’impeto, [...] in astuzia non la cede neanche al diavolo. b. letter. Dare luogo, essere sostituito da: Come la mosca cede a la zanzara (Dante); nelle sere illuni Fredde stellate di settembre, quando Il crepuscolo già cede alla notte (Gozzano). c. Di cose inanimate ...
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zufolare
(ant. o region. ciufolare, ant. sufolare o suffolare) v. intr. [lat. *sufilare, variante osca di sibilare (v. sibilare)] (io zùfolo, ecc.; aus. avere). – 1. Suonare lo zufolo: i pastori passavano [...] , rifischiargliela. Riferito ad animali: senti come zufola quel merlo; Zufola e soffia il serpe per la biscia (Poliziano); una zanzara zufolava intorno Per quella dolce riva (T. Tasso). Non com., mi zufolano gli orecchi, del ronzio o sussurrio che ...
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zanzara Nome comune degli Insetti Ditteri Nematoceri rappresentanti della famiglia Culicidi (➔), comprendenti quasi 3500 specie, diffuse in tutto il mondo, e particolarmente nelle zone tropicali e subtropicali; alcune specie sono presenti a...
zanzara
Solo in If XXVI 28, nella circonlocuzione che definisce il passaggio dal giorno alla sera, cioè il crepuscolo avanzato: come la mosca cede a la zanzara, allorché le z. succedono alle mosche.