ganimede /gani'mɛde/ s. m. [dal nome di Ganimede (gr. Ganymḗdēs, lat. Ganymedes), il giovinetto rapito in cielo da Zeus, coppiere alla mensa degli dèi]. - 1. [uomo fatuo, che tiene eccessivamente all'eleganza [...] e alla bellezza] ≈ bellimbusto, damerino, dandy, elegantone, figurino, (disus.) gagà, manichino, (disus.) moscardino, (region.) paino, (non com.) vagheggino, vanesio, (disus., iron.) zerbinotto. 2. (lett.) ...
Leggi Tutto
prometeico /prome'tɛiko/ agg. [dal nome di Prometeo, mitico eroe greco, che donò agli uomini il fuoco di cui Zeus li aveva privati] (pl. m. -ci), lett. - 1. [di Prometeo: mito p.] ≈ (lett.) prometeo. 2. [...] (fig.) [caratterizzato da un profondo e disperato spirito di sfida: atteggiamento p. nei Romantici] ≈ eroico, titanico. ↔ dimesso, sottomesso, umile ...
Leggi Tutto
musa /'muza/ s. f. [dal lat. Musa, gr. Mo˜ysa]. - 1. (mitol.) [con iniziale maiusc., ciascuna delle nove figlie di Zeus e Mnemosine, protettrici del canto, della poesia e della danza e, anche con iniziale [...] minusc., per estens., per lo più al plur., le arti stesse, di cui si consideravano ispiratrici]. 2. (fig., lett.) a. [ciò che ispira il poeta] ≈ (lett.) cetra, estro, ispirazione. b. [ciò che viene prodotto ...
Leggi Tutto
egida /'ɛdʒida/ s. f. [dal lat. aegis -ĭdis, accus. -ĭda, gr. aigís -ídos, prob. connesso con aíks aigós "capra"]. - 1. (mitol.) [specie di corazza protettiva, con al centro la testa della Gorgone, che [...] era portata in battaglia da Atena, da Zeus e da altri dèi]. 2. a. (fig.) [azione volta a proteggere, difendere, salvaguardare, ecc., qualcosa o qualcuno, spec. nella perifr. prep. sotto l'e. di: porsi sotto l'e. della legge] ≈ difesa, protezione, ...
Leggi Tutto
(gr. Ζεύς) La divinità suprema della religione greca. Il nome, attestato già in età micenea, risale al *Dieus indoeuropeo e alla nozione di ‘luce’ contenuta nella radice (*dei- «splendore») come il vedico Dyaus e il latino Iuppiter. La figura...
ZEUS (Ζεύς; Δεύς, Δαίς, Δίς, Δάν, Δήν; Ζδεύς, Σδεύς, Ζάν, Ζεῖς, Ζήσ, Τάν)
E. Paribeni
Con una certa estensione di termini Z. è detto da Omero "padre degli uomini e degli dèi", il più potente, il più saggio, il supremo degli esseri viventi...