zingarozìngaro (o żìngaro; ant. o pop. zìngano, zìnghero o zìngherlo, tutti con pron. sorda o sonora) s. m. e agg. [adattam. ital. di uno dei nomi, Atsigan e più tardi Tsigan, dati agli Zingari per [...] , al plur., designava una setta di manichei provenienti dalla Frigia]. – 1. s. m. (f. -a) a. Appartenente al gruppo etnico degli Zingari, che, dalla propria sede originaria nell’India nord-occid., si diffuse tra il 10° e il 16° sec. in Europa e nell ...
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rom
ròm agg. e s. m. e f. [dallo zingaro rom, s. m., propr. «uomo, marito»]. – Nome generico con cui vengono indicati gli appartenenti alla popolazione nomade degli zingari, spostatasi nel corso dei [...] . in molte regioni dell’Asia e dell’Europa orient. e occid.: una famiglia rom, un gruppo di bambini rom; una comunità, un accampamento rom; la lingua dei rom, la lingua parlata dagli zingari, anche indicata con l’agg. o sost. romani (dagli stessi ...
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gitano
s. m. (f. -a) e agg. [dallo spagn. gitano, che è il lat. *aegyptanus, der. di Aegyptus «Egitto»]. – Nome con cui sono chiamati gli zingari stanziati in Spagna, allusivo alla loro presunta origine [...] (così come l’ingl. gypsy e il gr. γύϕϑος); notissimi i due versi del coro nell’opera Il trovatore di G. Verdi (su libretto di S. Cammarano): Chi del gitano i giorni abbella? La zingarella. Come agg., degli zingari spagnoli: danze g., canti gitani. ...
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zingaresca
zingarésca (o żingarésca) s. f. [uso sostantivato dell’agg. zingaresco]. – 1. Poesia popolare, detta anche zingana, in cui è introdotta una zingara, che dapprima descrive la sua vita randagia, [...] di forma varia, ma caratterizzate da spirito e stilemi considerati come proprî dell’arte musicale degli Zingari, e spec. degli Zingari d’Ungheria o di Spagna. Queste composizioni, che mostrano una certa preferenza per atteggiamenti coreici (a ...
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Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni [...] contro Rom e Sinti, e anche quelle mostruose discriminazioni sfociarono nello sterminio, il porrajmos, degli zingari". (Mauro Favale, Repubblica.it, 25 luglio 2018, Politica) • Il Porrajmos, letteralmente “inghiottimento”, “grande divoramento” o ...
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accampamento
accampaménto s. m. [der. di accampare]. – 1. Forma di alloggiamento delle truppe in cui gli uomini stazionano per lo più sotto apposite tende: a. permanente, giornaliero, estivo, invernale [...] del campo: porre, mettere, levare l’accampamento. 2. Per estens., alloggiamento all’aperto, sotto tende, di gruppi di persone: un a. di profughi, di zingari. Non ha il carattere turistico o sportivo che è proprio invece del campeggio o camping. ...
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malafatta
(o 'mala fatta') s. f. (pl. malefatte o male fatte). – Errore, trascorso, soprattutto nella condotta morale, quindi colpa più o meno grave, azione biasimevole o disonesta (è usato per lo più [...] al plur., ciò che ha influito sulla formazione di un sing. malefatta): tocca a noi ... a aver giudizio per i giovani, e a rassettar le loro malefatte (Manzoni); le malefatte di noi zingari vaganti: frodi, rubamenti, ciurmerie e stregonerie (Papini). ...
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maleficioso
maleficióso (o malefizióso) agg. [der. di maleficio]. – 1. ant. Malefico, cattivo. 2. non com. Dedito al maleficio come pratica magica: al passare degli zingari rapaci e malefiziosi (Bacchelli). ...
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carovana
(ant. caravana) s. f. [dal persiano kārwān]. – 1. a. Compagnia di viaggiatori, con bestie da soma e mercanzie, che, soprattutto nei secoli passati (oggi sempre più raramente), si univano per [...] c. estens. Complesso di carri di girovaghi, fila di vetture, moltitudine di persone che si muovono in fila, e sim.: una c. di zingari; la c. del circo; una lunga c. di turisti; scherz.: sono arrivati i nostri cugini con tutta la c. dei loro figli. d ...
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bambocciata
s. f. [der. di bamboccio]. – 1. Azione, discorso puerile, da bambini. 2. Nella storia dell’arte, genere di pittura vòlto a rappresentare, con vivacità figurativa e con animati effetti di [...] luce e di colore, scene di strada, di taverne, di mercato, di zingari e sim., in aperto contrasto con la grande pittura ufficiale barocca; fu coltivato soprattutto nel sec. 17°, e fu così denominato dal soprannome, Bamboccio, del pittore olandese ...
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Zingari Insieme di gruppi migranti e nomadi diffusi in tutto il continente europeo e nelle Americhe, oggi a causa della connotazione negativa che la parola ha assunto preferibilmente designati come Rom (➔). Zingaresca Composizione musicale di...
Renata Pilati
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Originari del subcontinente indiano, gli zingari arrivano in Europa intorno all’anno Mille, quando la loro presenza è attestata...