ricettacolo
ricettàcolo (ant. recettàcolo) s. m. [dal lat. receptacŭlum, der. di receptare: v. ricettare1]. – 1. Luogo, spazio o anche oggetto dove si raccoglie, o è contenuto, qualcosa. Raro e letter. o elevato in senso proprio, materiale, è più com. nel sign. estens. di ricetto, rifugio: la cantina è diventata il r. dei topi; quell’osteria era il r. di tutti gli sfaccendati del paese; ambienti malfamati, r. di prostitute e sfruttatori; la zona del porto è un r. di spacciatori di droga e di contrabbandieri. 2. Con sign. specifici: a. In botanica, parte del fiore (detta anche talamo, o asse fiorale) conica, piana o concava, sulla quale sono inseriti i varî organi fiorali (se il fiore è peduncolato, è la porzione superiore del peduncolo). R. del capolino, la parte, di solito estesa, sulla quale sono inseriti i fiori in questo tipo di infiorescenza. R. dei funghi, la parte che reca gli organi riproduttivi (sinon. di corpo fruttifero). b. In zoologia, nome di alcune formazioni cave destinate a raccogliere un liquido: r. seminale, annesso dell’apparato riproduttore femminile di alcuni metazoi, di solito in forma di piccola vescica, dove si raccoglie lo sperma che viene poi utilizzato per la fecondazione delle uova; r. chilifero, sinon. di cisterna (v.) chilifera.