ricettivita
ricettività (o recettività) s. f. [der. di ricettivo]. – 1. La capacità di una località o di una zona, soprattutto di villeggiatura, sportiva e turistica, di accogliere e ospitare forestieri: la r. della Versilia è molto alta; un centro di sport invernali, una zona archeologica, ecc., di grande richiamo ma di scarsa ricettività. 2. Attitudine a ricevere impressioni attraverso uno stimolo esterno. In partic.: a. In filosofia, e spec. nel pensiero kantiano, la facoltà di ricevere rappresentazioni della realtà esterna al soggetto. b. In medicina, la sensibilità dell’organismo nei confronti di determinati agenti o fattori patogeni: r. normale; non r. o diminuzione della r., scarsa r., dovute sia a una particolare resistenza dell’organismo nei confronti di tutti gli agenti morbosi, o solo di alcuni di essi, sia, più spesso, a una condizione di immunità (v.) di specie o individuale; aumento della r., dovuto, oltre che a una particolare virulenza dell’agente morboso, all’azione sull’organismo dei fattori predisponenti, o anche allo stato di anergia che segue ad alcune malattie (quest’ultimo detto anche iperrecettività). 3. In radiotecnica, la caratteristica di essere ricettivo: un apparecchio ricevente di alta o scarsa ricettività.