richiesta
richièsta s. f. [der. di richiesto, part. pass. di richiedere]. – 1. L’azione di richiedere, il fatto di venire richiesto, il modo con cui si effettua e ciò stesso che si richiede: fare, accettare, accogliere, soddisfare, rifiutare, eludere una r.; la sua r. mi ha colto di sorpresa; è seccato da continue r.; r. di mano d’opera; r. di denaro; la r. mi pare eccessiva, sproporzionata, oppure onesta, mite, giusta, moderata (con riguardo al prezzo richiesto per una merce, al compenso per una prestazione e sim.); r. di matrimonio (assol., ragazza che ha avuto molte r.); in questi giorni di gelo c’è gran r. di combustibile; il governo ha risposto negativamente alle r. d’aumento degli impiegati statali; in economia, r. di mercato, aumento della r., ecc., lo stesso che domanda. Molto com. la locuz. avv. a richiesta (meno com. su o dietro r.), in seguito a domanda, per desiderio espresso da ...: fu trasferito a sua r., poiché egli stesso aveva domandato il trasferimento; si rilascia la presente dichiarazione a r. dell’interessato; fermata a r., fermata facoltativa, di mezzi di trasporto pubblico, spec. urbano; le tessere d’abbonamento devono essere esibite a r. del personale; in partic., di spettacoli: la commedia si replica a r. del pubblico, a r. generale. 2. Usi e sign. partic.: a. Nel linguaggio giur., r. di procedimento, la richiesta di procedere nell’azione penale, inoltrata per alcuni reati dall’autorità competente (per lo più il ministro della Giustizia) al pubblico ministero perché sia trasmessa al giudice di competenza: costituisce una delle condizioni di procedibilità. b. Nel lin-guaggio amministr. e burocr., domanda scritta rivolta a ottenere una concessione, e anche il modulo o il foglio che la contiene: stendere, scrivere una r.; r. in carta bollata; presentare la r. per il biglietto di viaggio a prezzo ridotto.