rickettsiosi
〈rikketsi̯ò∫i〉 s. f. [der. di rickettsia]. – 1. In medicina, nome generico di malattie infettive a diffusione epidemica o endemica in diversi paesi (tifo petecchiale, febbre Q, ecc.) prodotte da varie specie di rickettsie, trasmesse all’uomo per lo più da insetti ematofagi (acari, pidocchi, pulci, zecche), clinicamente caratterizzate da una sintomatologia consistente soprattutto in disturbi nervosi e cardiovascolari, eruzioni cutanee, febbre, e da sensibilità per alcuni tipi di antibiotici (tetracicline e cloromicetina). 2. R. del cane, grave malattia febbrile del cane che si osserva nei paesi tropicali: è trasmessa da zecche, e l’agente responsabile è Rickettsia canis, parassita che si localizza prevalentemente nei monociti.