ricordare
1. MAPPA RICORDARE significa far tornare nella memoria (cerca di r. almeno l’anno; non riesco a r. come si chiama) o avere presente nella memoria (ricordo benissimo il nostro incontro; non ricordi quel signore che ti ho presentato?; ricordava confusamente le parole dell’amico). 2. Ha lo stesso significato, ed è di uso piuttosto frequente, anche la forma pronominale ricordarsi (non mi ricordo affatto di questo particolare; ti ricordi ancora di me?; sicuro che me ne ricordo!; ti sei ricordato di avvertirlo?; ce ne ricorderemo per un pezzo). 3. Ricordare significa poi richiamare alla memoria di qualcun altro (ricordami domani di andare dal sarto; il segretario le ricordò che aveva un impegno; ti ricordo che qui siamo tutti uguali; la casa di campagna mi ricorda gli anni della fanciullezza); 4. si usa, soprattutto nella corrispondenza, anche per inviare saluti (ricordami a tua madre; mi ricordi a suo marito), 5. e ha inoltre il significato di far venire in mente qualcosa o qualcuno a causa di una somiglianza (questo bambino ricorda il padre nel colore degli occhi; quell’uomo ricorda uno che conosco; il paesaggio ricorda quello di certe valli toscane). 6. In alcuni casi, infine, ricordare significa nominare, citare (l’oratore ricordò nel suo discorso le benemerenze del festeggiato; a Machiavelli dispiacque di non essere stato ricordato come poeta dall’Ariosto; vi ricorderò nelle mie preghiere).
Citazione
«Ti ricordi,» avrebbe voluto dirgli, «delle nostre famose scommesse alla Fiaschetteria Toscana? E di Nadina, ti ricordi? L’ho ancora con me, sai! Tu me l’hai appioppata, birbaccione, quando partisti da Roma. Cara figliuola, quanto bene ti voleva... Ti pensa ancora, sai? mi parla ancora di te, qualche volta. Andrò a trovarla questa sera stessa e le dirò come t’ho riveduto, poveretto... È proprio inutile ch’io ti domandi: tu non ricordi più nulla; tu forse non mi riconosci più, o mi riconosci appena.»
Luigi Pirandello,
La vita nuda
Vedi anche Cervello, Epoca, Memoria, Mente, Passato, Storia