ridimensionare
v. tr. [der. di dimensione, col pref. ri-] (io ridimensióno, ecc.). – Nel linguaggio econ. e sociale, organizzare su nuove basi un complesso industriale o altro organismo sia economico sia d’altra natura, adattandone o riducendone le dimensioni in rapporto a nuove esigenze, a mutate condizioni di mercato, ecc. Più genericam., ridurre a giuste, o idonee, opportune, misure e proporzioni: r. un piano urbanistico, un programma di operazioni; in usi fig., dare una valutazione più rispondente alla effettiva realtà, e in genere limitativa, a persone, enti e istituzioni, fatti, notizie cui sia stata attribuita un’importanza eccessiva: r. la notizia di un avvenimento, la gravità di uno scandalo, la portata di una scoperta, la fama di uno scrittore o di un personaggio storico; è un bravo attore, sì, ma va senz’altro ridimensionato; r. un partito politico, ridurne l’importanza e il peso nella vita politica. Con l’uno o con l’altro sign., è usato anche l’intr. pron. ridimensionarsi, ricondursi o essere ricondotto a giuste o più adeguate proporzioni: la ditta si è ridimensionata; le sue pretese si sono ridimensionate; dopo essere stato bocciato al concorso, si è un po’ ridimensionato.