ridistribuzione
ridistribuzióne (meno com. redistribuzióne) s. f. [der. di ridistribuire]. – 1. Nuova distribuzione, distribuzione fatta in modo diverso da quello precedente: r. delle stanze secondo un criterio più funzionale; r. della terra fra le varie colture; provvedere a una più razionale r. degli incarichi, del proprio tempo. 2. In economia, r. della ricchezza (e r. del reddito, della proprietà fondiaria), tutto ciò che può in qualche modo modificare la distribuzione esistente, per lo più al fine di ridurre la concentrazione: può essere imputata a cambiamenti intervenuti in una o più variabili del sistema economico, o provocata dagli effetti della contrattazione sindacale, oppure attuata mediante interventi dello stato, specie attraverso lo strumento fiscale e quello monetario. Come perequazione o più equa e razionale distribuzione di fattori o elementi economici: r. degli oneri fiscali; r. della popolazione, tra varie regioni, tra città e campagne; r. del potenziale di lavoro, tra le varie qualificazioni professionali; r. della mano d’opera, tra i varî settori di produzione; r. di una materia prima, tra i varî impieghi; r. del reddito, tra consumo e risparmio e tra i varî consumi. 3. In fisica, un nuovo assetto degli elementi di un sistema a seguito di interazioni proprie o con l’esterno.