rifondere
rifóndere (letter. ant. rifùndere) v. tr. [dal lat. refundĕre, propr. «riversare», comp. di re- e fundĕre «versare»] (coniug. come fondere). – 1. a. non com. Versare nuovamente (un liquido o altro) in un recipiente, anche per compensare perdite; letter., anche semplicem. versare: molti laghi si vedevano, molte scaturigini, molte spelunche, che rifundevano acque (Sannazzaro). b. fig., poet. ant. Riflettere, e nell’intr. pron. riflettersi: indi l’altrui raggio si rifonde (Dante). c. Rimborsare, risarcire, nelle espressioni r. le spese, r. i danni o le perdite. 2. Fondere nuovamente, nei varî sign. di fondere; e quindi: a. Di metalli: r. l’oro; r. una statua di bronzo; r. una serie di caratteri tipografici. b. Di scritti, rimaneggiarli, ricomporli, cambiando o modificando: rifuse la sua relazione, accorciandola molto; l’articolo è stato interamente rifuso.