rifuggire [dal lat. refugĕre, der. di fugĕre "fuggire", col pref. re-; nel sign. 1 dell'intr., der. di fuggire, col pref. ri-] (coniug. come fuggire). - ■ v. intr. (aus. essere) 1. (non com.) a. [fuggire di nuovo e, anche, semplicem., fuggire] ≈ (fam.) darsela a gambe, darsi alla fuga, riscappare, scappare. b. [cercare rifugio, con la prep. in: r. in una grotta] ≈ rifugiarsi, riparare. 2. (fig.) [essere alieno da qualcosa e, quindi, avere in avversione, in orrore, con la prep. da: r. dallo scendere a patti] ≈ (lett.) abominare (ø), aborrire (ø), detestare (ø), disdegnare (ø), fuggire, odiare (ø), ripudiare (ø). ↔ amare (ø). ↓ apprezzare (ø), gradire (ø). ■ v. tr. [avere in avversione, in orrore qualcosa: r. la violenza, la fatica] ≈ e ↔ [→ RIFUGGIRE v. intr. (2)].