rifugista
s. f. e m. Chi possiede o gestisce un rifugio in montagna. ♦ Lo stesso Rifugio Torino, il più famoso delle Alpi, è organizzato come un piccolo hotel, con il selfservice e la mezza pensione. Si può capire che chi mangia al sacco, secondo vecchie consuetudini, non sia l'ospite ideale: «Ma la cosa più negativa è quando arriva qualcuno che crede di aver diritto a tutto perché ha in tasca la tessera del Cai – dice il gestore Duilio Grognardi, simpatico rifugista di vecchio pelo che nel rinnovo dei locali prevede anche una palestrina, buona per i giorni di maltempo –, ma chi ci pensa che qui abbiamo problemi enormi, per esempio con l'acqua? Ogni tirata dello sciacquone al gabinetto mi costa la bellezza di duecentocinquanta lire». (Alberto Papuzzi, Stampa, 15 luglio 1994, p. 13, Società e Cultura) • Nella catena del Fiz in Alta Savoia si possono fare tappe da uno a tre giorni all'insegna del gusto: i rifugisti si sono messi d'accordo e mangerete ogni giorno un piatto tipico diverso, dalla fonduta savoiarda alla zuppa di legumi alla torta ai frutti di bosco. (Repubblica.it, 7 agosto 2006, Cronaca) • La Fondazione Dolomiti Unesco realizzerà una campagna comunicativa, richiesta espressamente dai rifugisti, e incentrata in particolare sull'utilizzo responsabile dell'acqua. L'utilizzo responsabile della risorsa idrica, viste le difficoltà di approvvigionamento in quota, è il concetto più difficile da far comprendere a quanti si aspettano che un rifugio eroghi servizi simili a quelli di un albergo o di un ristorante. (Ansa.it, 245 febbraio 2021, Trentino-Alto Adige) • Il Brioschi a 2.410 metri di quota sulla Grigna settentrionale, 127 anni di vita, il Rosalba, adagiato sulla cresta occidentale della Grigna meridionale, inaugurato nel 1906. Entrambi appartengono al Cai di Milano, che ha dato il patrocinio all’iniziativa. In queste due strutture, che ogni anno accolgono escursionisti provenienti da tutto il mondo, si terranno le lezioni: sei fine settimana a partire dal prossimo 12 marzo. «Siamo nelle stesse condizioni di migliaia di ristoratori o addetti del comparto turistico — sottolinea Torricini —. Trovare personale idoneo è complicato, ancora di più se il lavoro è quello di rifugista. Ci vogliono competenze, passione, coraggio. Spesso assumiamo giovani che dopo poche settimane se ne vanno [...]». (Barbara Gerosa, Corriere della sera.it, 26 gennaio 2022, Milano, Lombardia).
Derivato dal s. m. rifugio con l’aggiunta del suffisso -ista.