rifulgere
rifùlgere (ant. refùlgere) v. intr. [dal lat. refulgēre, comp. di re- e fulgēre «splendere»] (coniug. come fulgere; poco com. il part. pass. rifulso e i tempi comp., con l’aus. essere o avere), letter. – Mandare fulgore, risplendere: le stelle rifulgevano nel cielo; desïoso Di più freschi lavacri, onde rifulga ... nitido il sole (Foscolo). Più com., in usi iperb. e fig.: l’amore brillava negli occhi di Berta, che non avevano rifulso mai così belli (Bacchelli); r. di gloria, di virtù; rifulge ancor oggi viva la sua fama; Gentil parlar, in cui chiaro refulse Con somma cortesia somma onestate (Petrarca); ove speme di gloria agli animosi Intelletti rifulga ed all’Italia (Foscolo). ◆ Part. pres. rifulgènte, frequente come agg., risplendente, luminoso: occhi rifulgenti di gioia.