rigenerare
v. tr. [dal lat. regenerare, comp. di re- e generare «generare»] (io rigènero, ecc.). – 1. Generare di nuovo. In partic., in biologia, ricostituire, riprodurre parti dell’organismo animale o vegetale, attuarne la rigenerazione: facoltà di r. tessuti, visceri, arti amputati, ecc.; a ogni muta gli uccelli rigenerano le penne (e nell’uso com.: lozione per r. i capelli); nell’intr. pron., rigenerarsi, riprodursi, di un tessuto, di un organo, di tumori e altre formazioni neoplastiche, o anche di un intero individuo animale o vegetale: se a una lucertola si mozza la coda, questa si rigenera; gli si sono rigenerate le adenoidi; nell’uso strettamente scient., anche senza la particella pron.: tessuti che rigenerano facilmente; la facoltà di rigenerare è sviluppata più negli organismi giovani e meno complessi che in quelli adulti e più organizzati. 2. fig. In senso religioso, far nascere a nuova vita nel segno della grazia: il sacramento del battesimo ci rigenera; Nacqui io pagan; ma poi ne le sant’acque Rigenerarmi a Dio per grazia piacque (T. Tasso); in senso sociale, ricondurre all’antica dignità, gloria, grandezza: r. una nazione decaduta; il Mazzini mirò a r. il popolo italiano. Con l’uno e con l’altro senso, anche nell’intr. pron.: il cristiano si rigenera nel battesimo; nazione che, attraverso aspre lotte, si è rigenerata alla libertà. 3. estens. Ricostituire, rendere di nuovo efficiente: medicina, tonico che rigenera le forze esauste. Nella tecnica, rinnovare o riportare allo stato iniziale: r. un catalizzatore, riportarlo nelle condizioni di attività iniziali quando queste si siano attenuate o annullate durante l’impiego; r. un olio minerale lubrificante, un manufatto di gomma, una resina scambiatrice di ioni (v. rigenerazione). ◆ Part. pass. rigenerato, anche come agg. nei varî sign.: parti, organi, tessuti (organici) rigenerati; mi sento rigenerato; nazione rigenerata. Per gli usi come agg. e s. m., nella tecnica, v. rigenerato.