rigenerazione
rigenerazióne s. f. [dal lat. tardo regeneratio -onis]. – L’azione di rigenerare, il fatto di rigenerarsi e di venire rigenerato. 1. In senso sociale, morale o religioso, rinascita, rinnovamento radicale, redenzione che si attua in una collettività: r. morale, civile, politica di un popolo, di una nazione, della società; o anche in un individuo o in un gruppo: la r. di un traviato, di una famiglia corrotta; r. dal peccato, come rinascita alla vita dello spirito, attraverso la liberazione dalla colpa (nella teologia cattolica è il principale effetto del battesimo: in questo senso, rigenerazione è il termine corrispondente al lat. regeneratio che nella Vulgata traduce il gr. παλιγγενεσία «palingenesi»). 2. Usi e sign. scient. e tecnici: a. In biologia, il riprodursi, in un organismo animale o anche vegetale, di parti, organi, tessuti, sia in seguito a perdite o a traumi accidentali o sperimentali (r. patologica o traumatica), sia come regolare rinnovamento che si attua durante il normale ciclo vitale dell’organismo (r. fisiologica, come per es. la muta delle penne degli uccelli, il cambiamento dei peli o la sostituzione dei denti di latte dei mammiferi, l’amputazione spontanea dei visceri in certe oloturie). b. In elettronica, lo stesso che reazione positiva (v. reazione, n. 3 c). c. Procedimento tecnologico mediante il quale si cerca di riprodurre o di rinnovare lo stato e le proprietà iniziali di una sostanza (e, per estens., di un materiale, di un oggetto): r. di un catalizzatore, dalla semplice asportazione delle sostanze estranee che vi si siano depositate, al completo rinnovo, come, per es., per il platino usato come catalizzatore nella sintesi dell’acido solforico, che viene solubilizzato in acqua regia e fatto rideporre allo stato di finissima suddivisione; r. dei combustibili nucleari, consistente nella separazione dei prodotti della fissione dai materiali fissili fertili ancora utilizzabili; r. della gomma, attuata annullando nel materiale fuori uso, con procedimenti fisici e chimici, gli effetti della vulcanizzazione, in modo che se ne possa operare una seconda; r. degli olî lubrificanti, trattamento con argille decoloranti che li rendono limpidi e quasi incolori, meno viscosi e, talora, meno acidi, preceduto, nel caso di olî molto alterati, da un trattamento con acido solforico e lavaggio con acqua e soluzioni alcaline; r. della pellicola, in fotografia e cinematografia, eliminazione parziale dei graffî presenti su vecchie pellicole, che si ottiene ricoprendole con lacche aventi indice di rifrazione uguale a quello della gelatina dell’emulsione (per analogia, si parla anche di r. di nastri magnetici, effettuata con dispositivi elettronici). d. In termodinamica, processo col quale si realizzano cicli di funzionamento di macchine termiche che si avvicinano a quello (teorico) di Carnot di massimo rendimento (v. ciclo1, n. 3 e), recuperando parte del calore che altrimenti andrebbe perduto: r. finale, che riporta in ciclo parte del calore dei gas di scarico, e r. intermedia, che riporta in ciclo parte del calore dei gas che non hanno ancora completato l’espansione. e. In metallurgia, processo di affinamento e stabilizzazione dei componenti strutturali di un metallo o di una lega metallica, ottenuto generalmente con il riscaldamento del materiale a temperatura opportuna: ricottura di r. di un acciaio.