rigetto
rigètto s. m. [der. di rigettare]. – 1. L’azione di rigettare, il fatto di venire rigettato, nel sign. di buttare indietro o fuori; con sign. concr., ciò che viene rigettato. Raro in usi generici, è com. in agraria come sinon. di ricaccio o rimessiticcio. 2. L’azione di rigettare, il fatto di venire rigettato, nel sign. di respingere, rifiutare, non accogliere. In partic.: a. In diritto amministrativo, r. di un’istanza di un privato, la decisione di non accoglierla (per silenzio-rigetto, v. rifiuto, n. 1 a); in diritto processuale, r. della domanda, dell’appello, del ricorso, il loro non accoglimento nel giudizio rispettivamente di primo grado, di secondo grado e di cassazione. Per rigetto (o rimozione) dell’imposta, v. rimozione, n. 1 a. b. In fisiologia sperimentale e in medicina, risposta immunitaria dell’organismo di un ospite che respinge come incompatibile l’organo trapiantato, giungendo anche alla morte. c. In geologia tettonica, spostamento delle labbra di uno stesso strato interrotto da una faglia: r. verticale, dislivello delle due parti misurato secondo la verticale; r. inclinato, dislivello misurato lungo il piano di faglia; r. stratigrafico, distanza fra le due parti separate di uno stesso strato; r. orizzontale, distanza fra le due parti, misurata nel piano orizzontale; r. parallelo, distanza fra le due parti, misurata parallelamente al piano di stratificazione.