rilevato
agg. e s. m. [part. pass. di rilevare]. – 1. agg. a. Che ha rilievo, in quanto si eleva da una superficie, o sporge, o è prominente: colle r. sulla pianura; nella parte più r. del terreno; sporgenze poco r.; le balze, distinte, r., mutabili (Manzoni); fianchi r.; un neo r. sulla pelle; cominciò a distinguer le parti di lei, lodando i capelli, ... la gola e le braccia e sommamente il petto, poco ancora rilevato (Boccaccio); Con fronte crespa e rilevate ciglia (Poliziano); la poppa, nei velieri antichi, era più r. della prora. b. Che ha rilievo, in quanto si stacca dal fondo o vi spicca (mediante gli effetti della luce, del colore): le figure più r. del bassorilievo; le parti più r. del dipinto; contorni ben r., poco r., ecc. In araldica, attributo delle figure poste nello scudo come in rilievo. c. ant. Alto, elevato: in luogo r.; delicatissima e di gentile e r. statura (Sannazzaro); in senso fig., notevole, segnalato: inganno, che per certo e’ fu bene uno de’ maggiori e de’ più r. che mai si udisse (Sacchetti); o forte, coraggioso: tu [Italia] sapesti con animo r. e dritto sostenere le impetuose adversità (L. B. Alberti). 2. s. m. Rialzo, rilievo del terreno. Nelle costruzioni stradali, cumulo di terra, limitato lateralmente da scarpate o da muri di sostegno, sulla cui sommità corre il piano stradale quando è più alto del piano di campagna; strada in r., strada che corre a un livello superiore a quello di campagna.