rilevazione mirata
loc. s.le f. Rilevazione compiuta con metodi statistici, censimento che si propone di rappresentare realtà e settori specifici e predeterminati. ◆ E cosa risponde a chi polemizza con l’Arpa sul metodo di raccolta dei dati? «Le misurazioni vanno fatte sui valori “medi” di un territorio: lo prescrive la legge ma è anche un fatto di buon senso. Compiere rilevazioni “mirate” come fa la centralina mobile dell’associazione Chiamamilano ha senza dubbio una sua utilità: ma non sono quelli i valori su cui basarsi per trarre delle conclusioni. In ogni caso, non vedo contraddizioni significative: la “tendenza” registrata da Arpa e altri soggetti, finora, è sempre andata di pari passo» [Roberto Gualdi intervistato da Paolo Foschini]. (Corriere della sera, 6 febbraio 2003, p. 53, Cronaca di Milano) • Disoccupati, emarginati, migranti, analfabeti. Ma anche diplomati, famiglie monoreddito con più figli, pensionati. Sempre più giovani e sempre più donne, soprattutto tra gli immigrati. Sono questi i volti dei nuovi poveri fotografati dalla Caritas italiana con alcune rilevazioni mirate attraverso la rete capillare delle diocesi. (Manifesto, 19 ottobre 2004, p. 7, Società).
Composto dal s. f. rilevazione e dal p. pass. e agg. mirato.
Già attestato nel Corriere della sera del 14 aprile 2000, p. 26 (Luigi Ferro).