rilievo /ri'ljɛvo/ s. m. [der. di rilevare]. - 1. a. [il fatto di rilevare, di sporgere da una superficie] ≈ sporgenza. ⇓ Ⓣ (archit.) aggetto. ↔ rientranza. b. (estens.) [forte evidenza di un oggetto che, per nettezza di contorni, per effetto della luce o per vivacità di colore, si staglia su uno sfondo: la luce del sole dà vivo r. agli oggetti] ≈ risalto, spicco. 2. (estens.) [la cosa o la parte che è rilevata: inciampare in un r. del terreno] ≈ rialto, rialzo, rilevamento, sporgenza. ↔ avvallamento, rientranza. 3. [la caratteristica di essere di notevole importanza o anche gravità, spec. riguardo a determinati fini: la vicenda non ha alcun r. politico] ≈ e ↔ [→ RILEVANZA]. ● Espressioni: dare rilievo (a qualcosa) [attribuire particolare importanza a qualcosa: il giornale dà molto r. alla notizia] ≈ enfatizzare (ø), mettere in evidenza (o in risalto) (ø), sottolineare (ø). ▲ Locuz. prep.: di rilievo [di fatto, persona, ecc. che presentino particolare importanza: personaggio di r.; ha una posizione di r. nella società] ≈ di riguardo, di spicco, importante, rilevante. ↑ essenziale, fondamentale. ↔ di poco conto, irrilevante, trascurabile. ↑ insignificante. 4. a. (geogr.) [area sopraelevata di una terra emersa: il r. appenninico] ≈ ↓ altura, rialto. ⇓ colle, collina, montagna, monte. b. (artist.) [composizione scultorea legata a un fondo unito dal quale emergono figure, paesaggi, elementi architettonici o ornamentali] ≈ ⇓ altorilievo, bassorilievo, schiacciato. 5. (fig.) [nota di biasimo non grave rivolta verso l'operato di qualcuno, anche con la prep. a: non è stato fatto nessun r. (a mio carico)] ≈ appunto, critica, osservazione, (burocr.) rimarco.