rilucere
rilùcere v. intr. [dal lat. relucēre, comp. di re- e lucēre «splendere»] (coniug. come lucere; difett. del part. pass. e dei tempi composti). – 1. Mandare luce, risplendere: Vedi lo sol che ’n fronte ti riluce (Dante); smeraldi ... che rilucon di mezzanotte (Boccaccio); quella finestra, ... onde Mesto riluce delle stelle il raggio (Leopardi); nell’oscurità rilucevano i fuochi dell’accampamento; i suoi occhi rilucevano come stelle; non è tutt’oro quel che riluce (prov.), la bella apparenza spesso inganna. In usi fam., non com., gli riluce il pelo (anche, e più com., gli lustra il pelo), propriam. dei cavalli ben nutriti e strigliati a dovere, e, per estens. scherz., di persona: La Beca mia è soda e tarchiatella; Ch’e’ le riluce, Dio la salvi, il pelo (Pulci). 2. fig., letter. o raro. Distinguersi per qualche qualità fisica o spirituale: r. di bellezza, di bontà.