rimanente
rimanènte agg. [part. pres. di rimanere]. – 1. Che rimane, che avanza rispetto a un insieme: come intendi utilizzare il r. spazio? In fisica, è sinon. di residuo, in relazione a sostanze che presentano isteresi elastica, dielettrica o magnetica: deformazione r., polarizzazione dielettrica r., magnetismo r., quel che in ciascun caso resta dopo avere rimosso, rispettivamente, la sollecitazione meccanica agente, il campo elettrico polarizzante e il campo magnetizzante. 2. Sostantivato con valore neutro, tutto ciò che rimane, che avanza (con sign., quindi, affine a resto, che però indica talora quantità minore o avanzo di minor conto): col r. della stoffa fece un abito al figlio; vado a ritirare il r. della somma; tutto il r. di quella mattina consumò in cercargli (Boccaccio); nell’uso ant., esser del r., restare: questa tanto picciola vigilia D’i nostri sensi ch’è del rimanente (Dante). Locuz. avv. del r., nel r. (meno com. che del resto, nel resto): a parte qualche disturbo, nel r. sto benino. 3. Riferito a persone, sostantivato al masch. pl., i rimanenti, gli altri, tutti gli altri: pochi sollevarono obiezioni, i r. si dichiararono d’accordo.