rimbambire
v. intr. [der. del disusato bambo «sciocco» (voce onomatopeica, affine a bambino e bamboccio), col pref. rin-] (io rimbambisco, tu rimbambisci, ecc.; aus. essere). – 1. Smarrire la vigoria intellettuale, il buon senso e l’equilibrio, proprî dell’età matura: cogli anni è rimbambito, o, con la particella pron., si è rimbambito; il vecchio rimbambisce e il giovane impazzisce (prov. tosc.). 2. Più genericam., rincretinire: ma che sei (o ti sei) rimbambito?; da quando è innamorato, è rimbambito completamente. ◆ Part. pass. rimbambito, anche come agg. e s. m. (f. -a): sono arrivati a dire che il gran cancelliere è un vecchio rimbambito, per levargli il credito (Manzoni); sei un rimbambito, una rimbambita; Socrate è Socrate e Santippe non ne capisce un’acca e gli grida irosa che è un rimbambito (Boine).