rimestare
v. tr. [comp. di ri- e mestare] (io rimésto, ecc.). – 1. Mestare di nuovo, o, più spesso, mestare con impegno o a lungo: r. l’uva nel tino: r. la calcina; r. la polenta, il sugo, la salsa, un intingolo, perché non si attacchino sul fondo del tegame durante la cottura; con uso assol.: r. in un vaso, in un cassetto; r. col bastone in una vasca; le sue mani tremanti incominciarono a r. tra le foglie sporche (Jovine). 2. fig. Frugare, rimettere in discussione, riesaminare, spesso con intonazione di biasimo: non era proprio il caso di r. il suo passato; m’è parso che, essendo cose intralciate, cose vecchie e senza rimedio, fosse inutile di r. (Manzoni).