rimpinzare
v. tr. [comp. di r- e impinzare]. – Lo stesso, e più com., che impinzare, riempire il più possibile, spec. di cibo: mi hanno rimpinzato lo stomaco di dolci; lo rimpinzate troppo, quel bambino: poi sta male!; nel rifl.: quel ghiottone si è rimpinzato fino agli occhi. Più raram. di altre cose: l’armadio ... era più piccolo degli altri ed era rimpinzato di enormi fogli di carta (Tomasi di Lampedusa); anche in senso fig.: gli ha rimpinzato gli orecchi di scemenze. ◆ Nel part. pass., accanto alla forma regolare si ha anche, nell’uso tosc., la forma senza suffisso rimpinzo, anche come agg., pieno zeppo: scrittore faticoso, pesante ... rimpinzo di retorica (Carducci).