rinascere
rinàscere v. intr. [lat. renasci, comp. di re- e nasci «nascere»] (coniug. come nascere; aus. essere). – 1. Nascere di nuovo: per li gran savi si confessa Che la fenice more e poi rinasce (Dante); mi piacerebbe r. fra mille anni; e scherz.: se rinasco, voglio fare il contadino; riferito, in usi letter., alla seconda vita: Già non si deve a te doglia né pianto Ché se mori nel mondo, in ciel rinasci (T. Tasso). Di piante o di parti del corpo, ricrescere: in primavera rinascono le foglie; gli sono rinati due denti; le unghie rinascono lentamente; lozione per far r. i capelli; di fatti astronomici o meteorologici, ritornare, ripetersi: il sole, il mattino rinasceva dal mare. 2. fig. a. Delle forze del corpo o dell’animo, di pensiero e sentimenti, riprendere vigore dopo un periodo di debolezza, di depressione, di attenuazione: quest’aria mi ha fatto r. le forze, la salute; bastò una parola a fargli r. il dubbio, il sospetto; la passione sopita rinacque più violenta; gli rinasceva una fosca speranza di ripigliare l’animo antico, le antiche voglie (Manzoni); della civiltà, della cultura, delle arti, risvegliarsi, rifiorire dopo un periodo di barbarie, di ignoranza: lo studio dei classici rinacque con l’Umanesimo; con le arti rinacque, nel periodo detto appunto Rinascimento, la scienza; di attività economiche, riprendere in pieno, ritornare a un alto livello: l’industria cominciò a r. già nei primi anni del dopoguerra. b. Riferito a persona, tornare a una condizione, a uno stato particolare: r. alla gioia, all’amicizia, alla vita; con uso assol., tornare in buone condizioni fisiche o morali dopo una crisi: qui in campagna è proprio rinato; a quelle parole si sentì rinascere. ◆ Part. pres. rinascènte, anche come agg., letter., sempre fig., che rinasce, che rifiorisce: nutrire una rinascente fiducia; studî, arti rinascenti. ◆ Part. pass. rinato, anche come agg.: in questi anni di rinata operosità (I. Nievo); riferito a persona, pieno di nuove energie: mi sento proprio rinato.